Ivan IV è noto anche come Ivan il Terribile (Mosca, 25 agosto 1530 – Mosca, 18 marzo 1584)
assunse per primo il titolo di zar di Russia, titolo che nel 1561 fu approvato dal decreto del patriarca di Costantinopoli: nacque così la teoria che voleva "Mosca Terza Roma"
assunse per primo il titolo di zar di Russia, titolo che nel 1561 fu approvato dal decreto del patriarca di Costantinopoli: nacque così la teoria che voleva "Mosca Terza Roma"
Figlio di
Elena Glinskaja e di Basilio III di Russia. A soli tre anni diventa
già orfano di padre, e così viene nominato Principe di Moscovia.
Naturalmente, il regno viene retto dalla madre. Anche Elena, però,
muore presto, nel 1538, in circostanze misteriose, forse per colpa di
un avvelenamento. A otto anni, dunque, Ivan è privo di tutti e due i
genitori e si ritrova sulle spalle il peso di dover governare uno
stato, ma soprattutto di controllare una corte che è dilaniata
dall'amplificarsi dei dissidi tra i boiardi. Nel giro di breve tempo,
pertanto, nel principato moscovita scoppia una guerra civile,
conseguenza inevitabile del clima di insicurezza. van IV di Russia,
legittimo regnante, in questo contesto viene ignorato a tal punto da
non venire neppure nutrito come avrebbe bisogno. Vaga solitario nel
palazzo imperiale, mentre le lotte per il potere innescano tradimenti e
omicidi. Dimenticato da tutti, riceve il solo appoggio di Macario, il
suo futuro consigliere, che nel 1542 viene eletto Metropolita. Egli
prende il dodicenne Ivan sotto la propria ala protettiva. Cresciuto
in un siffatto clima, Ivan matura una forte diffidenza nei confronti
di tutto il genere umano, ma soprattutto uno strenuo odio verso le
famiglie nobiliari. Sono in molti a sostenere che proprio le atrocità a
cui è stato costretto ad assistere in gioventù sono la base della sua
trasformazione in un tiranno spietato: Ivan Il Terribile, appunto. Nel
corso della sua adolescenza, Ivan finge di essere un inetto per
ingannare i boiardi, e in particolare la famiglia Sujskij, che con il
ruolo di reggente tenta di tenere il ragazzo sotto controllo. Egli, in
realtà, è tanto colto quanto intelligente, oltre che dotato di un
fisico statuario. Nel 1544 chiama a sé un paio di bracconieri a lui
fedeli e chiede loro di imprigionare e uccidere il capo della famiglia
Sujskij. Ivan assiste all'omicidio del nemico in prima persona. È
proprio dopo questo episodio che i boiardi cominciano ad aver paura di
Ivan e a diffidare di lui. Essi sono spaventati dall'indifferenza con
la quale ha osservato lo strangolamento dell'avversario. A questo punto
Ivan, ottenuta una posizione di potere, chiama a corte una serie di
nobili giovani che lo accompagnano in giochi crudeli, vagando per le
strade di Mosca e picchiando chiunque capiti loro a tiro. Incoronato zar di Russia
il 16 gennaio del 1547, quando ha poco più di sedici anni, Ivan IV è
il primo monarca ad assumere questo titolo (che nel 1561 viene
approvato dal decreto del patriarca di Costantinopoli). Ivan si rivela
sin da subito estremamente ambizioso, facendo assurgere Mosca al ruolo
di Terza Roma. Giustifica tale decisione anche facendo
riferimento alle sue origini bizantine. In più, proprio come a
Costantinopoli i basileus sceglievano di persona la basilissa, così lui
sceglie la nuova zarina, dopo avere emanato un editto per ordinare ai
nobili russi di spedire le proprie figlie in età da matrimonio a Mosca.
In tal maniera può selezionare egli stesso la propria moglie. In
tutto, sono circa 1500 le ragazze che arrivano a corte: alla fine Ivan
sceglie Anastasija Romanovna Zachar'ina, anche se tale
decisione non viene apprezzata dagli aristocratici di Mosca. Essi sono
sdegnati per il fatto che la nobildonna individuata provenga dalla
provincia. In realtà, la ragazza si rivelerà nel tempo una compagna
fedele e mite. Lo zar arriverà a fidarsi quasi unicamente di lei. Lei
sarà inoltre la sola a sopportare i suoi sbalzi di umore. Dal punto di
vista politico, ad ogni modo, Ivan tende alla pace e alla
modernizzazione dello stato, grazie a varie riforme e alla nomina di
Aleksey Fedorovic Adasev come ministro incaricato alle stesse. Ivan il
Terribile tenta, inoltre, di contrastare il clero e i funzionari
corrotti, anche con lo scopo di consolidare la propria carica. Per poi
modificare il codice penale e stabilire, in occasione di un concilio
ecclesiastico del 1551, che la chiesa debba essere subordinata allo
stato. Sul piano militare, dà vita a un esercito permanente, costituito
dagli strelizi, che gli permette di controllare l'alta nobiltà. Intanto il soprannome "terribile"
si diffonde soprattutto tra i più poveri, che temono Ivan ma al tempo
stesso lo rispettano. Egli si dedica anche all'ampliamento delle rotte
commerciali della Russia, aprendo il porto di Archangelsk, che si trova
sul Mar Bianco, ai mercanti inglesi. Dopo avere conquistato i Khanati
di Kazan, intenzionato a sconfiggere i Tartari e a difendersi dalle
loro aggressioni, assegna al Metropolita Macario l'incarico di
occuparsi della Moscovia. Tra gli altri provvedimenti di cui si rende
protagonista, ci sono varie leggi che restringono e compromettono la
libertà di spostamento dei contadini. Da qui deriverà la servitù della
gleba. Nel 1582 Ivan il Terribile ratifica
l'annessione del Khanato di Qasim, che da lungo tempo era uno stato
fantoccio posseduto dalla Moscovia. Poco più tardi fa la stessa cosa
anche con il Khanato di Sibir, arrivando a occupare tutta la Siberia
occidentale. All'inizio del 1584 le sue condizioni di salute peggiorano
in modo improvviso. Ivan, comprendendo di essere ormai prossimo alla
fine, nomina proprio erede al trono il figlio Fedor, a
dispetto dei suoi problemi fisici (e forse anche mentali). Lo invita a
evitare la guerra in tutti i modi, ritenendo che la Russia non sia
pronta per un conflitto bellico. In cerca del perdono divino dopo una
vita all'insegna della crudeltà, Ivan il Terribile prende gli
ordini monastici nella speranza di espiare tutti i peccati. Non
rinuncia, però, ai suoi vizi: pochi giorni prima di morire, tenta di
stuprare Irina, la moglie del suo consigliere Fedor Belskij. Viene però
scoperto ed è obbligato a lasciarla andare. Ivan IV muore all'età di 53
anni. Secondo la leggenda, muore mentre è intento a giocare a scacchi
in compagnia di Bogdan Belskij, la sua guardia del corpo. Negli anni
Sessanta del Novecento, però, le ossa di Ivan vengono esaminate, e le
analisi permettono di scoprire la presenza di una notevole quantità di
mercurio: ciò significa che il terribile zar morì per avvelenamento,
forse su impulso di Boris Godunov, che sarebbe diventato zar qualche anno più tardi.
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