domenica 19 gennaio 2020

Arturo Graf



 
(Atene, 19 gennaio 1848 – Torino, 31 maggio 1913)
è stato un poeta, aforista e critico letterario italiano

Poeta e Professore di Storia comparata  delle letterature neolatine  dal  1875  al 1910  e di Letteratura italiana dal 1882  al  1907 .  Rettore  dell’ Università  di Torino  dallo ottobre 1892 all’ottobre 1894.  Nato da  padre  tedesco  e madre anconetana, nel 1851 si trasferì  con  la  famiglia  a Trieste, e poi, mancato il padre, nel  1856  in  Romania ( a Braila ). Nel  1870 si laureò in Legge a Napoli .Dopo un  periodo trascorso  nuovamente in Romania e pochi mesi a Vienna, alla  fine del’74 si stabilì a Roma,dove nel ’75 conseguì  la  libera docenza in letteratura italiana con una dissertazione su Leopardi Nello stesso anno ottenne  un incarico  all' Università di Torino di  Storia  comparata  delle  letterature neolatine e poco dopo  quello di Letteratura  italiana . Pubblicò in  quegli anni  Dell’ epica neolatina primitiva (1876) ; Dello spirito poetico  dei  nostri  tempi  ( 1877 ); opere seguite  poi  da   Il   diavolo  ( 1889 ),  di  recente  ripubblicato,e l’anglomania  e  l'influsso  inglese  in  Italia  nel secolo XVIII(1911). Il lavoro medievistico di Graf ha i suoi punti più alti nei volumi Roma nella memoria e nelle immaginazioni del Medio Evo(1882-1833, II tomi),e in Miti,leggende e superstizioni del Medio Evo(1892-1893 ). Nel 1883 Graf fondava, con i più giovani Francesco Novati e  Rodolfo Renier ,il « Giornale storico della letteratura italiana », che  u per anni organo di punta della scuola storica.Dal 1882al 1907tenne la cattedra di Letteratura  italiana. Nel corso di questi anni, nell’aula VII della Facoltà  di  Lettere, in via Po, dalle  ore 15 alle 16 di ogni sabato , Graf svolgeva un  tipo particolare di lezioni (le cosiddette  «sabatine »),durante  le quali si leggevano versi, novelle,brani di romanzi e si intavolavano dibatti aperti a tutti.Intenso fu il suo impegno poetico(Medusa 1880;  Le  rime  della  selva, 1901; il romanzo Il riscatto, 1901, il saggio Per una fede, 1906). Nell’ultimo quindicennio di  vita  collaborò alla «Nuova antologia»,dove pubblicò testi poetici , brevi studi,poi raccolti in volumi ma  anche  interventi  sulla cultura contemporanea.Fu Rettore  dell’Università di Torino dall’ottobre 1892 all'ottobre  1894.  Si  spense a Torino.

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