(Bari, 6 gennaio 1914 – Roma, 19 dicembre 1970)
Poeta e traduttore italiano, uno dei maggiori interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola (Federico García Lorca, Miguel de Cervantes, Rafael Alberti, Francisco de Quevedo).I suoi studi e le sue traduzioni sono ancora oggi reputate dei modelli. Si interessò della traduzione delle opere dei poeti surrealisti spagnoli e scrisse anche Sul Barocco di Gòngora (Roma, 1964). È stato un poeta che ha attraversato tutte le avventure artistiche del Novecento europeo .Vittorio Bodini è nato da genitori salentini il 6 gennaio del 1914 a Bari, ma ancora in fasce viene portato a Lecce. A diciotto anni fonda un gruppo futurista. Nel 1937 si iscrive alla Facoltà di Filosofia di Firenze, dove si laurea nel 1940. Qui diventa amico tra gli altri di Mario Luzi, Alessandro Parronchi e Piero Bigongiari. Tornato a Lecce, con Oreste Macrì, cura la terza pagina di "Vedetta Mediterranea", poi collabora a "Letteratura", pubblicando le prime poesie, aderisce al movimento "Giustizia e Libertà" e si inserisce in "Libera Voce".Nel 1946 si trasferisce in Spagna come lettore d’italiano e poi antiquario. Nel 1950 rientra a Lecce e dopo due anni ha la cattedra di Letteratura Spagnola presso l’Università di Bari. Nel 1954 fonda "Esperienza Poetica" che vive due anni. Continua ad avere rapporti stabili con il Salento, anche se negli ultimi dieci anni si è trasferito a Roma, dove muore il 19 dicembre 1970.Da ricordare La luna dei Borboni (1952), Dopo la luna (1956), Metamor (1967) e Poesie (1972, raccolta postuma.
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