giovedì 26 marzo 2020

Fuori per campi e boschi



Fuori per campi e boschi
 oltre le mura ho viaggiato;
salito su colline panoramiche
ho guardato il mondo, sono sceso;
per la via grande son tornato a casa,
ed ecco ho terminato.
Le foglie sono tutte morte a terra,
ma la quercia le sue trattiene
per ammucchiarle una a una
e lasciarle graffiare e strisciare
fuori sulla crosta di neve,
quando le altre staranno a riposare.
Confuse e immobili le foglie morte,
non più sbattute qua e là;
l’ultimo astro solitario è scomparso;
appassiscono i fiori dell’hamamelis;
ancora cerca e si tormenta il cuore,
ma i passi domandano «dove?».
Ah, quando mai al cuore dell’uomo
fu meno che un tradimento
lasciarsi alla deriva delle cose,
cedere con grazia alla ragione,
e piegarsi e accettare la fine
d’un amore e d’una stagione?

Robert Frost

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