sabato 28 marzo 2020

Felice Chiusano



Cantante (Fondi (Latina), 28-3-1922 - Milano, 3-2-1990)
Dopo aver studiato la chitarra da autodidatta e aver fatto le prime esperienze al suo paese come "portatore di serenate", si trasferisce a Roma con un piccolo impiego all a Lux Perpetua. Nelle ore serali lavora come cantante-chitarrista in diversi locali della capitale, affinando le sue doti di stornellatore all’italiana e creandosi un vasto repertorio. Nel 1941 si iscrive a uno dei tanti concorsi per nuove voci banditi dall’EIAR, ma alla prima audizione non viene accettato. Al secondo tentativo, quando tra i concorrenti c’è anche il nuovissimo Quartetto Egie (con Tata Giacobetti e Virgilio Savona , nucleo del futuro Quartetto Cetra), l’Eiar lo ammette alla scuola di canto diretta dal maestro Carlo Prato, e dopo un breve tirocinio lo dichiara idoneo per le emissioni radiofoniche. Felice Chiusano si vede così assegnato al gruppo di cantanti a disposizione delle orchestre di Radio Roma e subito conquista le simpatie del pubblico con "Juna" e "Bella signorina dal giubbetto rosso". I suoi compagni di scuderia sono, all’inizio del 1942, Tina Allori, Marcella Lumini, Ivan Giacchetti, Lucia Mannucci, il neonato Quartetto Cetra, Jone Cacciagli, Norma Bruni e altri esordienti come Lella Valli, il Trio Capinere e Nuccia Galimberti. Nel giugno di quello stesso anno viene chiamato a sostituire uno dei Cetra chiamato sotto le armi. Dopo qualche esitazione Chiusano accetta e ha così inizio la sua quasi cinquantennale avventura col più duraturo e famoso complesso vocale italiano, nel cui ambito egli non rinuncerà mai totalmente alla sua prerogativa di cantante solista, trasormandosi in un animatore pieno di verve con un senso innato della battuta umoristica e della situazione comica. Intanto ha perso i capelli e diventa "il pelato" dei Cetra, un personaggio ben riconoscibile e amato dal pubblico, prodigandosi anche come attore nelle numerose e fortunate parodie che il Quartetto inscena sui canovacci di celebri film e romanzi popolari. Riprenderà a cantare come solista tra il 1981 e il 1984, quando i Cetra presenteranno una sorta di enciclopedia della canzone italiana di questo secolo dagli studi dell’emittente televisiva privata Antenna Tre Lombardia. Negli anni Settanta e Ottanta, trasferita la sua residenza a Teglio, si dedica qui all’organizzazione di spettacoli e manifestazioni culturali con interventi assai apprezzati in tutto il circondario, dalla stessa Sondrio. A Teglio Chiusano provvede alla costituzione di un nuovo e attivissimo Gruppo Folkloristico. Lo stesso fa nella nativa Fondi, nonché a Moneglia (Genova), dove per molti anni soggiorna e si fa apprezzare come infaticabile organizzatore culturale.
La morte lo coglie in piena attività .

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