Cantante (Fondi (Latina), 28-3-1922 - Milano, 3-2-1990)
Dopo
aver studiato la chitarra da autodidatta e aver fatto le prime
esperienze al suo paese come "portatore di serenate", si trasferisce a
Roma con un piccolo impiego all a Lux Perpetua. Nelle ore serali lavora
come cantante-chitarrista in diversi locali della capitale, affinando le
sue doti di stornellatore all’italiana e creandosi un vasto repertorio.
Nel 1941 si iscrive a uno dei tanti concorsi per nuove voci banditi
dall’EIAR, ma alla prima audizione non viene accettato. Al secondo
tentativo, quando tra i concorrenti c’è anche il nuovissimo Quartetto
Egie (con Tata Giacobetti e Virgilio Savona , nucleo del futuro
Quartetto Cetra), l’Eiar lo ammette alla scuola di canto diretta dal
maestro Carlo Prato, e dopo un breve tirocinio lo dichiara idoneo per le
emissioni radiofoniche. Felice Chiusano si vede così assegnato al
gruppo di cantanti a disposizione delle orchestre di Radio Roma e subito
conquista le simpatie del pubblico con "Juna" e "Bella signorina dal
giubbetto rosso". I suoi compagni di scuderia sono, all’inizio del 1942,
Tina Allori, Marcella Lumini, Ivan Giacchetti, Lucia Mannucci, il
neonato Quartetto Cetra, Jone Cacciagli, Norma Bruni e altri esordienti
come Lella Valli, il Trio Capinere e Nuccia Galimberti. Nel giugno di
quello stesso anno viene chiamato a sostituire uno dei Cetra chiamato
sotto le armi. Dopo qualche esitazione Chiusano accetta e ha così inizio
la sua quasi cinquantennale avventura col più duraturo e famoso
complesso vocale italiano, nel cui ambito egli non rinuncerà mai
totalmente alla sua prerogativa di cantante solista, trasormandosi in un
animatore pieno di verve con un senso innato della battuta umoristica e
della situazione comica. Intanto ha perso i capelli e diventa "il
pelato" dei Cetra, un personaggio ben riconoscibile e amato dal
pubblico, prodigandosi anche come attore nelle numerose e fortunate
parodie che il Quartetto inscena sui canovacci di celebri film e romanzi
popolari. Riprenderà a cantare come solista tra il 1981 e il 1984,
quando i Cetra presenteranno una sorta di enciclopedia della canzone
italiana di questo secolo dagli studi dell’emittente televisiva privata
Antenna Tre Lombardia. Negli anni Settanta e Ottanta, trasferita la sua
residenza a Teglio, si dedica qui all’organizzazione di spettacoli e
manifestazioni culturali con interventi assai apprezzati in tutto il
circondario, dalla stessa Sondrio. A Teglio Chiusano provvede alla
costituzione di un nuovo e attivissimo Gruppo Folkloristico. Lo stesso
fa nella nativa Fondi, nonché a Moneglia (Genova), dove per molti anni
soggiorna e si fa apprezzare come infaticabile organizzatore culturale.
La morte lo coglie in piena attività .
La morte lo coglie in piena attività .
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