lunedì 30 marzo 2020

Paul Verlaine




Paul Marie Verlaine
Metz,30/03/1844 – Parigi,08/01/1896
Paul-Marie Verlaine nasce da una famiglia di Verlaine appartenente alla piccola borghesia: il padre, era capitano nell'esercito. Verlaine si trasferisce con la famiglia a Parigi (1850) dove studia nel collegio Institution Landry; i risultati scolastici non sono eccellenti e il contatto con la letteratura lo affascina. Nel 1862, dopo aver conseguito il laureato in lettere si iscrive alla facoltà di giurisprudenza, che però ben presto dovrà abbandonare. Successivamente trova un impiego al comune. Frequenta i caffè e i salotti letterari parigini, nel 1866, collabora al primo Parnasse contemporain e pubblica i Poèmes saturniens. Nel 1869, le Fêtes galantes, delle fantasie che evocano il XVIII secolo di Jean-Antoine Watteau, confermano questo orientamento. Nel 1870 sposa Mathilde Mauté, per la quale pubblica La Bonne Chanson. Nel 1871  gli nasce il figlio Georges. Verlaine  publica la sua prima poesia nell'agosto del 1863. Un amico di Verlaine, lo mette in contatto con un piccolo libraio specializzato nelle opere religiose, Alphonse Lemerre, che accetta di pubblicare, ma a spese dell'autore, le opere dei giovani poeti .Ed è in questo mezzanino della libreria di Lemerre che si riunisce allora un gruppo, che lancia lo stesso anno una effimera  nuova rivista settimanale, esclusivamente letteraria: L'Art. Paul Verlaine publica due poesie in questa rivista. Dopo la scomparsa dell' L'Art, nel marzo 1866 nasce, una nouvelle revue: Le Parnasse contemporain. I poeti che publicano nella rivista condividono essenzialmente lo stesso rifiuto per la poesia sentimentale del periodo romantico, ma vedono nel gruppo che si riunisce nel mezzanino della libreria Lemerre una nuova scuola poetica, una scuola « parnassiana », risollevata largamente dall'illusione retrospettiva .L'anno successivo compare nella sua vita il diciassettenne Arthur Rimbaud, che va a turbare gli agi borghesi nei quali il poeta si era adagiato. Chiamato da Verlaine a cui ha inviato qualche lirica, Rimbaud comincia con lui una relazione fortemente intima e una vita di vagabondaggio. Verlaine lascia allora la moglie e il figlio, per seguire il giovane poeta e compagno di vita in Inghilterra e in Belgio. Durante questi viaggi Verlaine scrive Romances sans paroles.Questa relazione tumultuosa termina dolorosamente: nel 1873, i due poeti sono a Londra. Verlaine abbandona tutto d'un tratto Rimbaud, affermando di voler tornare dalla moglie, deciso, se ella non lo riaccettasse, a spararsi. Trasloca in un albergo a Bruxelles. Rimbaud lo raggiunge, persuaso che Verlaine non avrebbe avuto il coraggio di mettere fine ai suoi giorni. Nel momento in cui Rimbaud lo vuole lasciare, Verlaine, ubriaco, gli spara due colpi di pistola, ferendolo leggermente ad una mano. Verlaine viene così incarcerato a Mons, Rimbaud invece raggiunge la fattoria di famiglia a Roche, nelle Ardenne dove scrive Una stagione all'inferno. Condannato a due anni di prigione,che sconta a Bruxelles e a Mons. È qui, venuto a conoscenza del fatto che sua moglie ha chiesto e ottenuto la separazione, che si converte al cattolicesimo. Ne uscirà il suo libro di Sagesse.Alla sua uscita, se ne torna in Inghilterra, poi a Rethel dove esercita l'incarico di professore. Nel 1884 pubblica un saggio su tre "poeti maledetti" (Stéphane Mallarmé, Tristan Corbière, Arthur Rimbaud) che contribuisce a farlo conoscere.Nel 1885 divorzia dalla moglie, e sempre più schiavo dell'alcol tenta di strangolare la madre finendo nuovamente in carcere. A partire dal 1887, mentre s'accresce la sua fama, Verlaine cade nella miseria più nera. Le produzioni letterarie dei suoi ultimi anni sono puramente destinate alla mera sussistenza. È in questo contesto che nascono le poesie fortemente erotiche di Hombres (a tematica omosessuale) e Femmes (a tematica eterosessuale).In questo periodo Verlaine divide il suo tempo tra il caffè e l'ospedale.Nel 1894, viene incoronato "principe dei poeti" e gli viene elargita una pensione. Il 7 gennaio 1896 il poeta si confessa, il giorno seguente, prematuramente consumatosi, muore a Parigi (a 52 anni). All'indomani del suo funerale, numerosi quotidiani riportano un curioso avvenimento: la notte seguente delle esequie, la statua della Poesia, in cima all'Opéra, ha perso un braccio che si è schiantato, con la lira che sosteneva, nel luogo dove il carro funebre di Verlaine era da poco passato.

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