pseudonimo di Anna Maria Guerra
(Roma, 18 febbraio 1935 – Versailles, 21 maggio 2018),
è stata un'attrice italiana.
È stata attiva fra gli anni cinquanta e gli anni sessanta sia nel
cinema che in televisione. Sul piccolo schermo ha interpretato nel 1956
lo sceneggiato televisivo Cime tempestose al fianco di Massimo Girotti. Il suo esordio nel cinema fu casuale ed avvenne nel 1949, quando l'attore e regista Claudio Gora la notò mentre era a passeggio in via Aurora a Roma. La fermò e le propose un provino per Il cielo è rosso, film tratto da un romanzo di Giuseppe Berto.
Il provino fu positivo e, appena quindicenne, la futura attrice venne
scritturata. Per omaggiare il suo padrino, il musicista statunitense Willy Ferrero,
sceglierà di prenderne il cognome, diventando Anna Maria Ferrero,
anche per il fatto che egli stesso sarà l'unico a incoraggiarla ad
intraprendere la carriera d'attrice, al contrario dei suoi genitori,
specie suo padre, che si dimostreranno in un primo momento contrari alla
scelta della figlia. Subito dopo aver interpretato il film di Gora, prende parte alla pellicola in costume Il conte di Sant'Elmo di Guido Brignone, nello stesso anno viene chiamata dallo scrittore Curzio Malaparte, al suo esordio dietro la macchina da presa, per un piccolo ma significativo ruolo nel film Il Cristo proibito, in entrambi i film si doppia con la propria voce, al contrario del suo esordio, dove a prestarle la voce era Germana Calderini.
Anche successivamente, Anna Maria sarà doppiata pochissime volte,
grazie alla sua ottima dizione. Nel 1952 è impegnata nella lavorazione
del suo primo film da protagonista, Le due verità di Antonio Leonviola,
nonostante la giovane età, Anna Maria offre un'ottima interpretazione,
e finalmente la critica incomincia ad accorgersi di lei, così come
registi e produttori, infatti l'anno successivo si rivelerà il più
prolifico della sua carriera, interpreta addirittura otto film, tra cui
spicca la sua commovente e realistica interpretazione nel film Le infedeli di Mario Monicelli. Nel settembre del 1953 partecipa alla 14ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, questa volta non più in qualità di sola ospite. Nella rassegna viene proiettato il film Napoletani a Milano dove Anna Maria recita ancora una volta accanto ad Eduardo de Filippo
e, grazie alla sua sempre ottima interpretazione, l'attrice sarà
ammirata come una delle più interessanti giovani promesse del cinema
italiano dell'epoca. Anche il 1954 si rivelerà un grande anno per Anna
Maria, darà sfoggio della sua bravura nel film Cronache di poveri amanti di Carlo Lizzani, ancora una volta nella parte di una servetta, e soprattutto in Totò e Carolina, dove con la sua passionale recitazione, riesce a stare sullo stesso piano recitativo di Totò.
Tuttavia i ruoli che le vengono proposti sono tutti un po' simili,
ricalcano tutti il personaggio della ragazza debole ed ingenua, insicura
nelle sue scelte, lasciata a se stessa. Il 1954 sarà per Anna Maria
anche un anno molto triste: a dicembre morirà Willy Ferrero,
l'uomo a cui molto ha dovuto per la sua formazione professionale.
Concentrandosi con il teatro, l'attrice dirada le sue partecipazioni
cinematografiche, partecipando a modeste pellicole, anche al fianco di
Gassman, come in Giovanni dalle Bande Nere, oppure commedie come Una parigina a Roma, insieme ad Alberto Sordi, che non valorizzano né la sua bravura né la sua bellezza. Nel 1957 è degna di nota la sua interpretazione nel ruolo di Anna Damby, nella riduzione cinematografica di Kean di Sartre,
la prima regia di Vittorio Gassman. Ma il 1960 segnerà per Anna Maria
un incontro che cambierà non poco la sua vita. In aprile ad una festa a
casa dell'attore Pierre Brice incontra l'attore francese Jean Sorel,
all'epoca pressoché sconosciuto. I due si fidanzeranno e di lì a poco
si sposeranno. L'anno successivo Anna Maria sarà la protagonista del
film L'oro di Roma
di Carlo Lizzani, con cui l'attrice ha un'ottima amicizia, e lei stessa
suggerisce al regista che proprio al suo nuovo compagno venga affidato
un ruolo nel film. La sua vita proseguirà lontano dai set
cinematografici, da tempo trasferitasi a vivere nella periferia di Parigi,
tornando raramente in Italia. Non riuscirà a diventare madre, e questo
fatto si ripercuoterà negativamente sul suo matrimonio con l'attore
francese. Nel decennio successivo le notizie sulla sua vita saranno
pochissime, l'attrice concederà solo alcune interviste ai vari
quotidiani dell'epoca, mentre le sue apparizioni pubbliche saranno
praticamente nulle. Anna Maria Ferrero è stata compagna di Vittorio Gassman dal 1953 al 1960. È stata sposata con Jean Sorel dal gennaio del 1962 fino alla morte.
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