Meleagro (Melèagros)
nacque a Gàdara in Palestina intorno al 130 a.C.
morì a Cos intorno al 60 a.C.
fu poeta, filosofo e predicatore cinico.
In gioventù imitò il suo conterraneo Menippo, seguendo, sia pure distrattamente, la filosofia cinica, e compose le "Càriti", una raccolta di poesie e prose satiriche che è andata perduta. Soggiornò in seguito a Tiro, dove conobbe e amò molte donne, tra cui le più famose, grazie ai suoi epigrammi, sono Eliodora e Zenofila. Da vecchio risiedette nell'isola di Cos, dove, dopo aver amato altre donne, tra cui Fanio, tornò agli studi filosofici della giovinezza e si dedicò alla composizione della "Ghirlanda", un'antologia di epigrammi suoi e di altri 44 poeti, che è alla base delle raccolte della "Ghirlanda" o "Corona", nel quale Meleagro definisce la poesia di ogni poeta con il simbolo di un fiore.Di lui ci sono circa 135 epigrammi, quasi tutti amorosi, per fanciulli e per etere. L'epigramma di Meleagro è di tema prevalentemente erotico-simposiale, ed è dettato, secondo le modalità della grande lirica arcaica di epoca corale, dalle varie occasioni del simposio. Nei versi del poeta di Gàdara trovano espressione tutte le situazioni amorose colte nell'istante in cui si attuano. I sentimenti sono descritti nella loro complessità, nel loro svolgersi e succedersi dinamico, ma anche raffreddati da una certa concettosità e arguzia. Artista fornito di grandi capacità espressive, essenziale e conciso nei suoi momenti più felici, subisce spesso la suggestione di una certa ridondanza verbale e di una certa enfasi anche nell'uso di mezzi retorici, che richiamano lo stile asiano allora di moda
nacque a Gàdara in Palestina intorno al 130 a.C.
morì a Cos intorno al 60 a.C.
fu poeta, filosofo e predicatore cinico.
In gioventù imitò il suo conterraneo Menippo, seguendo, sia pure distrattamente, la filosofia cinica, e compose le "Càriti", una raccolta di poesie e prose satiriche che è andata perduta. Soggiornò in seguito a Tiro, dove conobbe e amò molte donne, tra cui le più famose, grazie ai suoi epigrammi, sono Eliodora e Zenofila. Da vecchio risiedette nell'isola di Cos, dove, dopo aver amato altre donne, tra cui Fanio, tornò agli studi filosofici della giovinezza e si dedicò alla composizione della "Ghirlanda", un'antologia di epigrammi suoi e di altri 44 poeti, che è alla base delle raccolte della "Ghirlanda" o "Corona", nel quale Meleagro definisce la poesia di ogni poeta con il simbolo di un fiore.Di lui ci sono circa 135 epigrammi, quasi tutti amorosi, per fanciulli e per etere. L'epigramma di Meleagro è di tema prevalentemente erotico-simposiale, ed è dettato, secondo le modalità della grande lirica arcaica di epoca corale, dalle varie occasioni del simposio. Nei versi del poeta di Gàdara trovano espressione tutte le situazioni amorose colte nell'istante in cui si attuano. I sentimenti sono descritti nella loro complessità, nel loro svolgersi e succedersi dinamico, ma anche raffreddati da una certa concettosità e arguzia. Artista fornito di grandi capacità espressive, essenziale e conciso nei suoi momenti più felici, subisce spesso la suggestione di una certa ridondanza verbale e di una certa enfasi anche nell'uso di mezzi retorici, che richiamano lo stile asiano allora di moda
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