domenica 1 dicembre 2019

Senza sogni si invecchia


 
Anche  quando si diventa così vecchi, ognuno di noi resta un po' quel babino che è stato, amato, voluto o infelice, messo ds parte. Io sono stata amata moltissimo in famiglia, ma sono stata esclusa dalla società del tempo, quando vivevo a Milano.
Per colpa di essere nata ebrea, sono stata espulsa dalla scuola. Quella parola "Espulsa", che risuonava allora gravissima, mi ha segnato per sempre. La prima espulsione mi ha fatto capire l'indifferenza di quelli intorno a me che non notavano che non andavo più a scuola. Messa da parte, non più invitata, ne ho risentito e ne  risento ancora oggi.
Poi è arrivato un periodo di grande tristezza, fatica e violenza verso le diversità. Sono stata perseguitata per questo. E' iniziata tutta questa triste storia che è stato il seguito delle leggi razziali e dell'odio, la deportazione di tanti cittadini italiani di religione ebraica.
Per chi si è salvato, è stata una grande fatica decidere di cercare di farcela, cercare di salvarsi comunque da quell'odio, da quella violenza. In un solo modo ci si può riuscire: tornando ad amare, ad essere amati.
Questa per fortuna è stata la mia storia: quella di una donna che, dopo tanti dolori, lutti ed esclusioni, ha trovato salvezza nell'amore. Che ha potuto diventare  mamma e poi nonna e soprattutto una donna libera, una donna di pace, come sono ancora oggi.
Liliana Segre.

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La testa del chiodo