martedì 31 dicembre 2019

Francesco Pastonchi


Nato da padre toscano e madre ligure trasferiti negli anni Ottanta a Torino, Pastonchi vi frequentò il liceo e l'università, studiando sotto Arturo Graf.
Fu inizialmente critico d'arte sul Corriere  della Sera, coltivò gli  studi letterari e di dizione e nel 1935 divenne professore di letteratura italiana all'Università di Torino, prima di essere nominato nel 1939   Accademico d'Italia.La  sua  poesia  fu  varia per temi, motivi e riferimenti  letterari  accodandosi  spesso  alla voga del  momento:  fu   dannunziana, parnassiana, decadente e d'avanguardia. Nel  teatro  la  sua produzione   si   contraddistinse   per   un   forte richiamo alla classicità.
Scrisse le prime poesie nel periodico il Venerdì della contessa, nella Gazzetta Letteraria e nel quotidiano la Gazzetta del Popolo. Dal 1898 al 1902 collaborò a La Stampa. Nel giugno 1903, insieme con Domenico Chiattone e Bistolfi, fondò il periodico di storia, arte e letteratura Il Piemonte. Lasciata questa rivista, fondò il settimanale letterario Il Campo, uscito a Torino dal 20 novembre 1904 al 31 dicembre 1905. Costante fu invece la sua collaborazione, durata dal 1902 alla morte, con il Corriere della Sera. Nel 1935 fu nominato, «per chiara fama», professore di lingua e letteratura italiana nell'Università di Torino, succedendo a Vittorio Cian, e dal 16 giugno 1939 fu membro dell'Accademia d'Italia.

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