Il vischio, Viscum Album, è una pianta appartenente alla famiglia delle Viscaceae o Santalaceae che cresce come parassita sulle piante, a mazzetti con foglie verdi e bacche perlacee.
La coltivazione del vischio è praticata per fini ornamentali: in primavera si recidono parti di ramo da una pianta ospite (quercia, olmi, pioppi, tigli e noci) e si innesta su di essi, schiacciando una bacca di vischio matura.
La moltiplicazione naturale avviene tramite il trasporto delle bacche da parte di uccelli, come la tordela o turdus viscivorus, che le lasciano cadere sugli alberi.
Dopo un paio di anni il vischio inizierà a crescere spontaneamente.
Il vischio è una pianta epifita, emiparassita, che necessita di un ospite per l’approvvigionamento dell’azoto.
Le foglie verdi sono in grado di compiere il processo di fotosintesi, ma non di ricavare azoto.
Il frutto del vischio, ossia una bacca biancastra e gommosa, è tossico per l’uomo.
Usi, significato e proprietà del vischio
Entra nelle nostre case nel periodo natalizio per i suoi buoni auspici.Infatti i rametti di vischio portanti foglie oblunghe e coriacee di colore verde e bacche sferiche di consistenza gelatinosa si appendono alle porte di casa per augurare serenità e pace a coloro che ci vivono.
Nell’antichità le bacche di vischio venivano bollite per creare una colla che spalmata sui rami degli alberi era in grado di catturare uccelli e topi.
Proprietà e controindicazioni del vischio
Le foglie del vischio vengono utilizzate in fitoterapia, sotto forma di tinture od infusi per la cura dell’ipertensione, dell’arteriosclerosi e dell’embolie cerebrali.Il vischio è un ottimo:
- regolatore delle mestruazioni, utilizzato per regolarizzare il ciclo mestruale;
- antispasmodico e sedativo: svolge un’efficace azione sedativa nei casi di agitazioni nervose e lenisce i dolori causati da cefalee;
- diuretico e depurativo: favorisce la diuresi e l’eliminazione delle sostanze tossiche come l’urea e l’acido urico;
- antinfiammatorio: applicazioni locali alleviano i dolori causati da lombalgie, sciatalgie e da reumatismi reumatici.
Il vischio è velenoso o tossico?
La tossicità del vischio non risiede solo nelle bacche, ma in misura minore anche foglie e negli steli.
Quindi bisogna evitare di assumerne dosi eccessive e continue.
Non assumere in caso di ipersensibilità.
Le bacche ingerite possono provocare vomito e diarrea.
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