Quando la notte spengerà le rose
udrai più forte scorrere la gioia
di quel che ora all’orecchio non induca
a credere dai gialli orti la voce
che verso il giorno libera il mio nome.
Mi sei vicina, tenere come astri
al tuo collo s’attardano le buccole,
ed è leggiadro il caldo dell’amore
nella pupilla che la luce incrina.
Alessandro Parronchi
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