Guido Gustavo Gozzano
(Torino, 19 dicembre 1883 – Torino, 9 agosto 1916)
è stato un poeta italiano.
Il
suo nome è spesso associato alla corrente letteraria post-decadente del
crepuscolarismo. Nato da una famiglia benestante di Agliè Canavese,
inizialmente si dedicò alla poesia nell'emulazione di D'Annunzio e del
suo mito del dandy. Successivamente, la scoperta delle liriche di
Giovanni Pascoli lo avvicinò alla cerchia di poeti intimisti che
sarebbero stati poi denominati "crepuscolari". Morì a soli 32 anni, a
causa della tubercolosi che lo affliggeva. Si iscrisse alla facoltà di
legge, ma non giunse mai a laurearsi e preferì interessarsi di letteratura
seguendo all' università di Torino i corsi di Arturo Graf insieme
ad un gruppo di giovani con cui successivamente costituì il
gruppo dei crepuscolari torinesi. Lo scrittore, di salute malferma,
non ebbe mai un lavoro fisso, ma partecipò alla vita culturale e
mondana della Torino di inizio secolo. Nel 1907 rivela la sua
necessità di rifugiarsi nella poesia rifuggendo le aspirazioni
mondane pubblicando “La via del rifugio”. Qui, lontano da mire
intellettualistiche, rivela la sua originalità come nei due
componimenti “ Le due strade” e “ L'amica di nonna Speranza”. Nello
stesso anno ha inizio la sua relazione con la scrittrice Amalia Guglielminetti,
ma andranno peggiorando le sue condizioni di salute che lo
porteranno alla tubercolosi. Nel 1911 appare il suo libro più
importante”I colloqui” i cui componimenti furono disposti in tre
sezioni: “ Il giovanile errore ”, “Alle soglie” e “Il reduce”. Per tutto
il corso della sua vita Gozzano collaborò a giornali e riviste con
recensioni letterarie, fiabe per bambini.
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