Terzo di sei fratelli, nacque a Melicuccà,
in provincia di Reggio Calabria, nel 1910 da famiglia benestante. Si
laureò in medicina a Napoli nel 1937 e l'anno dopo conseguì
l'abilitazione all'esercizio della professione medica a Siena. La sua fu
una vita interiormente tormentata e ossessionata dal pensiero della
morte. Dopo due tentativi di togliersi la vita (1942 e 1956), morì in
circostanze mai chiarite nel paese natale, in estrema solitudine. Il 21
marzo 1961 Calogero fu visto per l'ultima volta dai vicini di casa; il
suo cadavere fu scoperto tre giorni dopo, steso sul letto della sua
camera. Viene citato in diversi testi di critica letteraria. Le sue
poesie furono pubblicate, a cura di Roberto Lerici, dalla omonima casa editrice di Milano tra il 1962 e il 1966. Nella raccolta di poesie Come in dittici,
edita dalla casa editrice MAIA (Siena) nel 1956, si scorge già in lui
quella crisi psichica, aggravatasi anche a causa del peggiorare delle
condizioni di salute fisica, che lo porterà alla perdita del controllo
sui sentimenti.
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