domenica 31 maggio 2020

Solennità delle Pentecoste


(celebrazione mobile)

La Pentecoste cade 50 giorni dopo la Pasqua;il suo nome deriva dalla parola greca pentecoste [heméra],che significa appunto cinquantesimo [giorno]. La tradizione di festeggiare il giorno di Pentecoste è antichissima:tra i primi popoli semiti era la "Festa della Mietitura" e "Festa dei primi frutti", si celebrava 50 giorni dopo l'antica pasqua semitica (che segnava il giorno dell'inizio della discesa dei pastori verso il piano), e determinava l'inizio della mietitura. Sugli altari venivano offerte al Signore le primizie per ringraziarLo del dono dei frutti della terra.Successivamente gli ebrei celebrarono in questo giorno la consegna delle Tavole della Legge a Mosè sul Monte Sinai. In quel giorno era d'obbligo, per chi poteva, il recarsi a Gerusalemme e per tutti era prescritta l'astensione da ogni attività e la celebrazione di sacrifici.Nella tradizione cristiana è la solenne commemorazione della discesa dello Spirito Santo sulla Madonna e sugli Apostoli raccolti nel cenacolo. Come predetto da Gesù, lo Spirito Santo, in forma di lingue di fuoco, scese su di loro trasformandoli da uomini semplici e ignoranti in abili e sapienti oratori. Si può far risalire a quel momento la nascita dell'attività apostolica della Chiesa.Si racconta che il giorno stesso, dopo la discesa dello Spirito Santo, con la sua predicazione San Pietro convertì più di tremila persone. Inizialmente la Pentecoste indicava il periodo di cinquanta giorni dopo la Pasqua, solo in epoca più tarda si trasformò nella celebrazione di un particolare giorno,il cinquantesimo dopo la Pasqua appunto. Dalla fine del IV° secolo la Pentecoste fu anche l'occasione per ricevere il battesimo per tutti coloro che ne erano stati impediti alla vigilia di Pasqua.
La Pentecoste, che è una delle feste più sacre della chiesa,viene anche detta "Pasqua delle Rose" a causa di dell'antica tradizione, in voga in Italia, di far scendere dalle volte delle chiese petali di rose sui fedeli, a rappresentazione della discesa dello Spirito Santo sugli apostoli. Tale tradizione è ancora praticata in pochissime località.
La Sacra Liturgia
Seguendo la Liturgia nello svolgimento del suo ciclo annuale, noi incontriamo la Festa di Pentecoste. Si sa che come cele-brazione liturgica è stata costituita negli ultimi decenni del IV secolo. Mentre nei secoli precedenti i cristiani celebravano durante i 50 giorni che iniziavano con la Pasqua, l’unico mi-stero della salvezza e della vita nuova acquisite e comunicate dal Cristo, lungo il secolo IV cominciarono a distinguere le feste della Resurrezione, della Ascensione, della Pentecoste.In origine dicevasi Pentecoste ( cinquantesimo giorno )tutto lo spazio da Pasqua a Pentecoste e questo uso linguistico era gia in auge presso i Giudei, giacchè negli Atti degli Apostoli troviamo l’espressione Dum complerentur dies Pentecostes.L’ultimo giorno dei cinquanta faceva spicco sugli altri come vero giorno festivo. Ben presto la Pentecoste divenne una festa importante quanto la Pasqua condividendo con questa il privilegio dell’amministrazione del Battesimo. La sua vigilia notturna non tardò a divenire quasi simile alla grande veglia pasquale:veniva celebrata come questa in S. Giovanni Laterano e seguiva lo stesso ordine nelle cerimonie. In alcune chiese fuori Roma, si aggiungeva anche la Benedizione e l’esposizione del cero con il canto dell´Exultet. Pian piano la solennità cominciò a protrarsi al lunedi e martedi seguenti e dopo S. Leone Magno (+461) abbracciò tutta la settimana, al pari della Ottava di Pasqua. Durante i secoli X e XI, la festa di Pentecoste veniva scelta per la consacrazione dei Re di Francia. La fine del secolo XI e il secolo XII sembrano aver conosciuto una rinnovata attenzione allo Spirito Santo.
Il Medioevo latino ci ha lasciato delle bellissime preghiere che ancora oggi si continuano a recitare: l’inno Veni creator, di Rabano Mauro, Abate di Fulda ( Germania) 780/856,la Sequenza Veni Sancte Spiritus, attribuita a Stefano Langton, Arcivescovo di Canterbury, dell’inizio XIII secolo.I testi della Messa di Pentecoste si ispirano alla fondazione della Chiesa attraverso gli Apostoli e la Madonna, e ancora nella liturgia odierna permane l’intenzione del fenomeno universale e perenne, di una Pentecoste che si rinnova nell’anima di ogni cristiano. Le parti della Messa ricordano in tutto il suo splendore il mistero dello Spirito Santo. Prima di patire, Gesù, aveva più volte annunziato la venuta dello Spirito Santo (Vangelo). Cinquanta giorni dopo la Pasqua, mentre gli Apostoli si trovano radunati nel Cenacolo in attesa di vedere la realizzazione della promessa del Maestro, improvvisamente venne dal cielo un rumore come di vento impetuoso e furono tutti ripieni dello Spirito Santo (Epistola Comunione). Accesi di fuoco divino (Orazione) e ricolmi dei sette doni (Sequenza), cominciarono essi pure a rinnovare la faccia della terra.
Fonte:arcidiocesi.palermo

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