Se di nozze a cantar prendo,
Chi spiegar può il mio diletto?
Di bell’estro allor m’accendo,
Vien l’idea, nasce l’affetto:
E mi appresta dolci e pronte
Le sue corde Anacreonte.
Lungi, o turba de’ severi!
Da te legge allor non piglio
E malgrado che tu imperi
Coll’irsuto sopracciglio,
Fo che scherzi la Virtude
Co le Grazie tutto ignude.
Giuseppe Parini
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