mercoledì 27 maggio 2020

L’inno di battaglia della Repubblica



I miei occhi hanno visto la gloria della venuta del Signore:  
 Sta calpestando la vendemmia dove sono conservate le uve dell’ira;  
 Ha sciolto il fatidico lampo della sua terribile spada veloce:  
 La sua verità è in marcia su.  
  
 L’ho visto nei fuochi d’orologio di cento campi accecanti;
 Lo hanno edificato un altare nelle rugiade e nelle umide serali;  
 Posso leggere la sua frase giusta dalle lampade fioche e accese:  
 La sua giornata è in marcia.  
  
 Ho letto un vangelo ardente, scritto in file di acciaio brunito:  
 “Come hai a che fare con i miei dispregiativi, così con te si occuperà della mia grazia;
 Lascia che l’Eroe, nato da donna, schiacci il serpente con il suo tallone,  
 Dal momento che Dio sta marciando. "
  
 Ha emesso la tromba che non chiamerà mai ritirata;  
 Sta setacciando i cuori degli uomini davanti al suo seggio del giudizio:  
 Oh, sii veloce, anima mia, per rispondergli!  essere giubilante, i miei piedi!
 Il nostro Dio sta marciando.  
  
 Nella bellezza dei gigli Cristo è nato dall’altra parte del mare,  
 Con una gloria nel suo seno che trasfigura te e me:  
 Quando è morto per rendere santi gli uomini, lasciamoci morire per liberare gli uomini,  
 Mentre Dio sta marciando. 

Julia Ward Howe

Nessun commento:

Posta un commento

Elogio del giardino

      Bastano poche aiuole; una rosella che fiorisca improvvisa un bel mattino; un geranio, un cespuglio di mortella ed ecco fatto un piccol...