Da Milano a Pavia
ci sono treni che hanno così poca
fretta che, a volte, in primavera, quando
spuntano i primi cespi smerlettati,
prendono la campagna lenti lenti
e dove forse qualche giornatante
s’aspetta, senza scosse
si fermano, il tempo che basta
perché non pochi viaggiatori possano
scendere e, senza allontanarsi troppo,
cogliere cicorietta per purgare
il sangue, guardati da santi
che in cima a campanili alzano un piede
come per volar via.
Giorgio Orelli
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