giovedì 28 maggio 2020

ANGELO DELLA MATTINA



Angelo della mattina
risvegliami ancora
per la nuova fulgente aurora
che s’arrossa sull’orizzonte o s’incrina.

Io sono uno strano mendicante
che chiede amore e parole,
sono un solitario emigrante
verso le terre della luce e del sole.

Vienimi coi tuoi fulgori,
angelo che non ristai,
coi tuoi infiniti fulgori
colle movenze che tu sai,

e crescimi delle meraviglie,
di quanto raccogli negli occhi neri,
degli infiniti misteri
che tu celi dentro l’arco dei cigli.

Fammi conoscere ciò che tu conosci
i riflessi della tua bocca chiara;
mutevolmente nel mio cuore gia amara
è una musica una magica forma,
in una pioggia che scrosc
i.


 Lorenzo Calogero

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