Nato a Firenze fra il 21 maggio e il 21 giugno del 1265,
morì a Ravenna, dopo un esilio quadrilustre,
la notte fra il 13 e il 14 settembre 1321.
Figlio di Alighiero di Bellincione e dalla sua prima moglie Bella (forse degli Abati ). Visse dunque 56 anni e 4 mesi; età non breve, di fronte alla quale la sua multiforme operosità poetica, letteraria, civile, per ampiezza e profondità di interessi, per i raggiunti vertici dell' arte, appare senz'altro prodigiosa, se si pensi che per la maggior parte essa va sicuramente collocata negli anni fortunosi e travagliati dell'esilio, e se ne consideri la complessa ricchezza di motivi ed esperienze diverse, retoriche, ortesi, etico-politiche, nutrite di accese speculazioni dottrinali. Per non parlare poi del capolavoro- quella Commedìa saldamente maturata in una mirabile reductio ad unum di una vita sofferta e vissuta ch'è già di per sé stessa espressione summatica e ineguagliabile della civiltà medievale, ma insieme per certi aspetti partecipa di quel profondo rinnovamento culturale che col Petrarca e col Boccaccio fonderà il nuovo Umanesimo, aprirà le porte alla civiltà moderna.
morì a Ravenna, dopo un esilio quadrilustre,
la notte fra il 13 e il 14 settembre 1321.
Figlio di Alighiero di Bellincione e dalla sua prima moglie Bella (forse degli Abati ). Visse dunque 56 anni e 4 mesi; età non breve, di fronte alla quale la sua multiforme operosità poetica, letteraria, civile, per ampiezza e profondità di interessi, per i raggiunti vertici dell' arte, appare senz'altro prodigiosa, se si pensi che per la maggior parte essa va sicuramente collocata negli anni fortunosi e travagliati dell'esilio, e se ne consideri la complessa ricchezza di motivi ed esperienze diverse, retoriche, ortesi, etico-politiche, nutrite di accese speculazioni dottrinali. Per non parlare poi del capolavoro- quella Commedìa saldamente maturata in una mirabile reductio ad unum di una vita sofferta e vissuta ch'è già di per sé stessa espressione summatica e ineguagliabile della civiltà medievale, ma insieme per certi aspetti partecipa di quel profondo rinnovamento culturale che col Petrarca e col Boccaccio fonderà il nuovo Umanesimo, aprirà le porte alla civiltà moderna.
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