venerdì 29 maggio 2020

Dante Alighieri



Nato a Firenze  fra  il 21 maggio e il 21 giugno del 1265,
morì a 
Ravenna, dopo un esilio quadrilustre,
la notte fra il 13 e il 14 settembre  1321.

Figlio di
Alighiero di Bellincione e dalla sua prima moglie Bella (forse degli Abati ). Visse dunque 56 anni e 4 mesi; età non breve, di fronte alla quale la  sua multiforme operosità poetica, letteraria, civile, per ampiezza e profondità di  interessi, per i raggiunti vertici dell' arte, appare senz'altro prodigiosa, se si pensi  che per la maggior parte essa va sicuramente collocata negli anni fortunosi e travagliati dell'esilio, e se ne consideri la complessa ricchezza di  motivi ed esperienze diverse, retoriche, ortesi, etico-politiche, nutrite di accese speculazioni  dottrinali. Per non  parlare poi del capolavoro- quella  Commedìa saldamente maturata in una mirabile reductio ad unum di una vita sofferta e vissuta ch'è già di  per sé  stessa  espressione summatica e  ineguagliabile  della civiltà medievale, ma insieme per certi  aspetti partecipa di quel profondo rinnovamento culturale che col Petrarca e col Boccaccio
fonderà il nuovo Umanesimo, aprirà le  porte alla civiltà moderna.

Nessun commento:

Posta un commento

Elogio del giardino

      Bastano poche aiuole; una rosella che fiorisca improvvisa un bel mattino; un geranio, un cespuglio di mortella ed ecco fatto un piccol...