(Airolo, 25 maggio 1921 – Bellinzona, 10 novembre 2013)
è stato uno scrittore, poeta e traduttore svizzero, di lingua italiana.
Dopo gli studi universitari a Friburgo (sotto la guida, in particolare, di Gianfranco Contini), Orelli si trasferisce a Ravecchia (Bellinzona), dove diventa docente di letteratura italiana, dapprima alla Scuola Cantonale di Commercio, poi al Liceo Cantonale. La sua poesia, in parte appartenente al filone post-ermetico, a tratti avvicinata a quella Linea Lombarda anceschiana
che, però, fatica a contenerlo, è ricca di grazia musicale (notevole è
l'attenzione - non solo poetica, ma anche critica - di Orelli per la
dimensione fonosimbolica) e si caratterizza per una sua ironica
ambiguità. Giorgio Orelli, oltre ad essere uno dei più importanti poeti
in lingua italiana del dopoguerra, è un profondo conoscitore della
letteratura italiana (che viene sviscerata nel saggio Accertamenti verbali), traduttore (Goethe) e narratore. Ha vinto il Gran Premio Schiller e nel 2001 gli è stato assegnato il Premio Chiara alla carriera.
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