Borgogna, 931 – Seltz, Francia, 16 dicembre 999
Etimologia: Adelaide = dal nobile aspetto, dall'antico tedesco
Le Chiese
d’Oriente e d’Occidente in due millenni di cristianesimo hanno
attribuito l’aureola della santità quale corona eterna a non poche
imperatrici che sedettero sui troni di Roma, di Costantinopoli e del
Sacro Romano Impero. Sfogliando le pagine dell’autorevole Bibliotheca
Sanctorum e della Bibliotheca Sanctorum Orientalium possiamo trovare i
loro nomi: Adelaide, Alessandra e Serena (presunte mogli di
Diocleziano), Ariadne, Basilissa (o Augusta), Cunegonda, Elena,
Eudossia, Irene d’Ungheria (moglie di Alessio I Comneno), Irene la
Giovane (moglie di Leone IV Chazaro), Marciana, Pulcheria, Placilla,
Riccarda, Teodora (moglie di Giustiniano), Teodora (moglie di Teofilo
l’Iconoclasta), Teofano. Anche nel XX secolo non sono mancate sante
imperatrici: Sant’Alessandra Fedorovna, moglie dell’ultimo zar russo
canonizzata dal Patriarcato di Mosca, la Serva di Dio Elena di Savoia,
imperatrice d’Etiopia, ed in fama di santità è anche Zita di Borbone,
moglie del Beato Carlo I d’Asburgo ed ultima imperatrice d’Austria. La
prima imperatrice citata, Sant’Adelaide, è oggi comemmorata dal
Martyrologium Romanum ed è forse una delle più celebri in quanto il suo
nome è ancor oggi abbastanza diffuso. Adelaide nacque nel 931 da
Rodolfo II, re dell’Alta Borgogna, e da Berta, figlia di Burcardo, duca
di Svevia. Sin dall’infanzia fu trattata come una pedina politica,
infatti all’età di soli due anni fu promessa in sposa a Lotario, figlio
di Ugo di Provenza, che sposò poi a sedici anni. Nel frattempo rimase
orfana di padre a sei anni. In quel periodo Lotario II era
formalmente re d'Italia, sebbene il paese fosse in realtà dominato da
Berengario d’Ivrea. Dalla loro unione nacque Emma, ma dopo soli tre
anni di felice matrimonio nel 950 Adelaide rimasta vedova. Lotario era
stato probabilmente avvelenato per ordine di Berengario, che infatti
perseguitò e mise in prigione Adelaide in un castello sulle rive del
lago di Garda, per essersi rifiutata di sposare suo figlio. Non si sa
con certezza se Adelaide fu liberata da Ottone I il Grande, quel re
tedesco che stava tentando di riportare ordine nel Nord Italia a capo di
un’armata, o se ella riuscì a scappare autonomamente per poi
rifugiarsi presso di lui. Cosa
certa è invece che i due convolarono a nozze il giorno di Natale del
951 presso Pavia. Adelaide aveva appena vent’anni, ma era una donna di
elevate doti intellettuali e non mancò di prendere parte attivamente
agli affari di stato. Questa unione contribuì a consolidare l’autorità
di Ottone nell’Italia settentrionale e nel 962 fu finalmente
incoronato imperatore a Roma da Papa Giovanni XXII. Pare che Adelaide,
devota e piena di grazia, fu un’imperatrice assai popolare tra i suoi
sudditi. Il matrimonio durò ben ventidue anni e nacquero cinque figli
tra cui il futuro Ottone II. Nel
973, alla morte del marito, dovette affrontare un nuovo conflitto. Il
suddetto erede al trono era infatti un giovane testardo e nel
risentimento verso la madre fu molto influenzato da sua moglie, la
bizantina Teofano. Adelaide abbandonò allora la corte e si trasferì a
Vienne presso suo fratello Corrado di Borgogna. Si rivolse in cerca
d’aiuto a San Maiolo, abate di Cluny, che favorì la riconciliazione
familiare: madre e figlio si incontrarono a Pavia ed Ottone II
s’inginocchio per implorare il perdono materno. In segno di
riconoscenza Adelaide inviò alcune offerte al santuario di San Martino
di Tours, compreso il più bel mantello di Ottone, e con queste parole
invocò la protezione per suo figlio: “Tu che hai avuto la gloria di
coprire con il tuo mantello Cristo Signore nelle spoglie di un
mendicante”. In seguito non
mancarono però altri conflitti: dieci anni dopo la sua ascesa al
trono, nel 983 Ottone II morì, lasciando come suo erede l’infante
Ottone III e Teofano come reggente. L’imperatrice d’origine bizantina
era però ancora ostile alla suocera e ad Adelaide non restò che
lasciare nuovamente la corte. All’improvvisa morte di Teofano, nel
991, fu però richiamata essendo ancora minorenne il nipote e resse con
rara saggezza l'impero. All’età di sessant’anni venne a trovarsi per
la prima volta in una posizione di potere e si avvalse dei consigli
sapienti di alcuni santi quali Villigiso arcivescovo di Magonza,
Adalberto di Magdeburgo, Maiolo ed Odilone di Cluny. Quest’ultimo fu
poi autore di una vita della santa imperatrice. Adelaide
nutrì sempre un gran desiderio di pace, nonché una grande capacità di
perdonare i nemici. Fu piena di carità verso gli indigenti, ai cui
bisogni era solita venire incontro con larghe sovvenzioni. Fondò e
restaurò parecchi monasteri maschili e femminili, beneficando
particolarmente i cenobi di Peterlingen, San Salvatore di Pavia e
Seltz. Tentò di convertire gli slavi, i cui movimenti alla frontiera
turbarono gli ultimi anni della sua vita. Ritiratasi infine nel
monastero benedettino di Seltz, in Alsazia vicino a Strasburgo, morì
santamente il 16 dicembre 999. La sua canonizzazione fu decretata dal
pontefice Urbano II nel 1097 circa.
Autore: Fabio Arduino
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