Vicino alla neve
i fiori sul parapetto sono strani.
Sorridimi almeno perché
non dico parole
che non capirò mai.
Tutto ciò che posso dirti:
sedia, neve, ciglia, lampada.
E le mie mani
sono semplici e lontane,
e le cornici delle finestre
sono come ritagli di carta bianca,
e là, dietro di esse,
intorno ai lampioni,
turbina la neve
dalla stessa nostra infanzia.
E turbinerà, finché sulla terra
ti ricordano e ti parlano.
E questi bianchi fiocchi una volta
li vidi essendo desto,
e chiusi gli occhi, e non posso aprirli,
e turbinano bianche scintille,
e fermarle
io non posso.
Gennadij Ajgi
Nessun commento:
Posta un commento