In fondo al mare, in un simpatico angolino,
viveva un cavalluccio. Il suo nome era Marino.
A raccontar di lui non mi rincresce…
Un pò cavallo e un poco pesce,
col suo simpatico musetto,
era lungo lungo e stretto;
poi era l’unico animale,
che nuotava in verticale.
Questa sua diversità,
gli causava ostilità.
Tutti quanti i suoi amici
se giocavano felici
non volevano Marino.
Immaginate il poverino!
Tutto sol doveva stare
a osservarli sghignazzare.
Poi un bel giorno un pesciolino
che giocava a nascondino
aveva visto un buco nero
e c’era entrato per intero.
Il nascondiglio era perfetto
ma era anche tanto stretto
ed essendosi addentrato,
vi rimase ahimè incastrato.
Per fortuna che Marino
aveva visto il pesciolino!
Nuotò forte come il vento
e fu dagli altri in un momento.
Li avvisò che aveva visto
capitar quell’imprevisto!
Arrivati al buco nero
da fuori udivano davvero
il pesciolino urlare forte
‘chè temeva anche la morte.
Ma nessun trovò il coraggio,
di tentare il salvataggio.
Pensò allora il buon Marino:
“Non morrà quel pesciolino!
Col mio corpo stretto stretto
posso entrare nel buchetto,
e nuotando dritto dritto
per uscire ne approfitto!”
Quella sua diversità,
era un’opportunità…
Senza un attimo di indugio
entrò dentro nel pertugio.
Quando in fondo fu arrivato,
ritrovò il malcapitato:
col suo corpo assai sottile
e nuotando nel suo stile
lo trainò fuori nel mare
e lo riuscì così a salvare.
Che gran festa per Marino!
Ora ogni pesciolino
lo voleva come amico
e ben felice io ti dico:
con la sua diversità,
ora è una celebrità!
viveva un cavalluccio. Il suo nome era Marino.
A raccontar di lui non mi rincresce…
Un pò cavallo e un poco pesce,
col suo simpatico musetto,
era lungo lungo e stretto;
poi era l’unico animale,
che nuotava in verticale.
Questa sua diversità,
gli causava ostilità.
Tutti quanti i suoi amici
se giocavano felici
non volevano Marino.
Immaginate il poverino!
Tutto sol doveva stare
a osservarli sghignazzare.
Poi un bel giorno un pesciolino
che giocava a nascondino
aveva visto un buco nero
e c’era entrato per intero.
Il nascondiglio era perfetto
ma era anche tanto stretto
ed essendosi addentrato,
vi rimase ahimè incastrato.
Per fortuna che Marino
aveva visto il pesciolino!
Nuotò forte come il vento
e fu dagli altri in un momento.
Li avvisò che aveva visto
capitar quell’imprevisto!
Arrivati al buco nero
da fuori udivano davvero
il pesciolino urlare forte
‘chè temeva anche la morte.
Ma nessun trovò il coraggio,
di tentare il salvataggio.
Pensò allora il buon Marino:
“Non morrà quel pesciolino!
Col mio corpo stretto stretto
posso entrare nel buchetto,
e nuotando dritto dritto
per uscire ne approfitto!”
Quella sua diversità,
era un’opportunità…
Senza un attimo di indugio
entrò dentro nel pertugio.
Quando in fondo fu arrivato,
ritrovò il malcapitato:
col suo corpo assai sottile
e nuotando nel suo stile
lo trainò fuori nel mare
e lo riuscì così a salvare.
Che gran festa per Marino!
Ora ogni pesciolino
lo voleva come amico
e ben felice io ti dico:
con la sua diversità,
ora è una celebrità!
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