mercoledì 14 agosto 2019

Arturo Ferrara


(Francavilla di Sicilia, 14 agosto 1900 / Giardini-Naxos, 23 dicembre 1983
è stato un tenore italiano.

Debuttò ventitreenne al Teatro Alambra di Taranto, protagonista della Tosca. Fecero seguito quindici anni densi di esaltanti successi riportati, oltre che nei teatri lirici italiani, anche in Giappone, Cina, Jugoslavia ed Egitto. Da record il repertorio che il tenore siciliano poteva vantare rispetto agli altri colleghi: ben 89 opere che andavano oltre le consuete Bohème, Traviata e Rigoletto. Notevole anche la sua produzione discografica (i primi dischi portano lo pseudonimo di Enrico Ballano), a tutt'oggi riproposta nei programmi radiofonici della Rai che gli formulò, tra l'altro, il prestigioso invito a tenere il gran concerto inaugurale della sede palermitana. Egli concluse la sua carriera a 39 anni in quanto lo scoppio della seconda guerra mondiale lo costrinse a far ritorno nella sua Francavilla. L'evento bellico, infatti, stroncò la fitta rete di rapporti e di opportunità che, una volta portati a buon fine, avrebbero senz'altro consentito al grande cantante lirico francavillese di raggiungere la notorietà di Enrico Caruso o di Beniamino Gigli. Tra le sue frequentazioni illustri, tutte affascinate dalle non comuni doti vocali ed interpretative dell'artista siciliano, si annoveravano, infatti, personalità quali i grandi compositori Pietro Mascagni, Ottorino Respighi e Giuseppe Mulè, e gli insigni letterati Luigi Pirandello e Filippo Tommaso Marinetti.Il giovanissimo Ferrara venne a contatto con loro a cavallo tra le due guerre soprattutto a Milano, ma il promettente tenore preferì tenere sempre i piedi bene a terra e la coscienza alta puntando solo ed esclusivamente sulle proprie forze anziché sui compromessi.Nel 2007 il comune di Francavilla di Sicilia gli ha intitolato il Cinema Comunale appena ristrutturato.

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