venerdì 30 agosto 2019

Lo spettro della rosa

Solleva la tua palpebra socchiusa
che un sogno virginale accarezza,
io sono lo spettro di una rosa
che ieri hai portato alla danza.
Ancora imperlata mi hai colta
dal pianto dell’argentea rugiada,
e fra i lumi della sala in festa,
tutta la sera con te mi hai portata.
O tu, che della mia morte sei causa,
senza che tu lo possa scacciare,
ogni notte il mio spettro rosa
al tuo capezzale si recherà a danzare;
ma non temere, lui non reclama
un De Profundis o una messa solenne;
è, la mia anima, un leggero aroma
e dal paradiso esso discende.
Il mio destino fu da invidiare,
per aver avuto sì bella morte,
più d’uno vorrebbe la vita donare,
per avere il tuo seno, come tomba, in sorte.
E sull’alabastro dove trovo riposo
con un bacio, un poeta, ha voluto vergare:
“Qui giace lo spettro di una rosa
Che tutti i re fa ingelosire.”

THÉOPHILE GAUTIER

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