Sir Thomas Sean Connery
(Edimburgo, 25 agosto 1930 – Nassau, 31 ottobre 2020)
è stato un attore e produttore cinematografico britannico, vincitore di un Premio Oscar, tre Golden Globe (compreso l'Henrietta Award e quello alla carriera) e due Premi BAFTA.Raggiunse la celebrità negli anni sessanta grazie al personaggio di James Bond
del quale è stato il primo interprete cinematografico; la sua
incarnazione dell'Agente 007 nell'omonima saga è riconosciuta dalla
quasi unanimità della critica e del pubblico come la migliore in
assoluto, diventando il simbolo del personaggio nato dalla penna di Ian Fleming. In questo periodo lavorò anche con Alfred Hitchcock in Marnie (1964) e Sidney Lumet in La collina del disonore (1965). In seguito prese parte a celebri film tra cui Highlander - L'ultimo immortale (1986), Il nome della rosa (1986), per il quale vinse il BAFTA al miglior attore protagonista, Indiana Jones e l'ultima crociata (1989) e Caccia a Ottobre Rosso (1990). Interpretò personaggi più complessi in pellicole drammatiche come Scoprendo Forrester (2000). È noto anche per l'interpretazione dell'incorruttibile poliziotto irlandese Jimmy Malone in The Untouchables - Gli intoccabili (1987), per il quale vinse l'Oscar al miglior attore non protagonista e un Golden Globe per il miglior attore non protagonista. Il suo ultimo ruolo cinematografico fu quello di Allan Quatermain ne La leggenda degli uomini straordinari (2003). Nel 2005 tornò ad interpretare James Bond nel videogioco Dalla Russia con amore, tratto dall'omonimo film del 1963. Nel 2006, dopo aver ricevuto il Lifetime Achievement Award,
annunciò il ritiro dalle scene, anche se nel 2012, tornò alla
recitazione per dare la voce al protagonista del film d'animazione
scozzese Sir Billi, di cui fu anche produttore esecutivo.
Nacque da Joseph Connery, un contadino e camionista scozzese figlio di
immigrati irlandesi, e da Euphemia "Effie" McBain, una cameriera
scozzese. Aveva un fratello minore, Neil,
anch'egli attore. All'età di undici anni iniziò a prendere lezioni di
danza; a sedici decise di lasciare la scuola e di arruolarsi nella Marina Militare Britannica. A questo periodo risalgono due particolari tatuaggi che si fece apporre sul braccio destro: Scotland Forever ("Scozia per sempre") e Mom & Dad ("Mamma & Papà"). La sua esperienza nella Royal Navy
si interruppe nel 1950, quando non superò le visite mediche per una
grave ulcera gastrica, e fu quindi congedato. Connery esercitò allora
svariati mestieri, tra cui il bagnino, il muratore, il lavapiatti, il
verniciatore di bare, la guardia del corpo e infine il modello. All'età di diciannove anni posò nudo per l'Edinburgh Art College, e iniziò a manifestare quella che inizialmente sembrò una sfortuna, la precoce calvizie,
caratteristica che in seguito contribuì ad aumentare il suo fascino
maturo. All'inizio degli anni cinquanta Connery iniziò a farsi conoscere
sulle scene inglesi: dopo diverse piccole parti in ambito teatrale, nel 1951 prese parte al musical South Pacific, in scena a Londra.
Grazie al fisico slanciato e atletico, all'alta statura (1,89 metri) e
allo sguardo ammaliante, il giovane Sean partecipò inoltre al concorso
di Mister Universo (1953), in rappresentanza della Scozia, classificandosi al terzo posto. Fu il trampolino di lancio per il suo definitivo ingresso nel mondo dello spettacolo, e iniziò con piccole parti in produzioni televisive e in pellicole cinematografiche che gli procurarono una discreta notorietà come Il bandito dell'Epiro (1957) di Terence Young, Estasi d'amore - Operazione Love (1958) di Lewis Allen, con protagonista Lana Turner, e Darby O'Gill e il re dei folletti (1959) di Robert Stevenson, prodotto da Walt Disney. La decisiva svolta professionale per Connery giunse nel 1962, quando Albert Broccoli e Harry Saltzman lo scelsero per interpretare James Bond, nome in codice 007, l'agente segreto britannico protagonista dei romanzi di Ian Fleming,
ruolo che ricoprì in sette pellicole fino al 1971 (compresa una non
ufficiale nel 1983). Per esigenze imposte dai produttori, Connery fu
costretto a indossare un toupet
per celare la calvizie, nel timore che un capo scoperto avrebbe
nuociuto al fascino del personaggio di Bond; l'attore ne farà tuttavia
uso anche in film successivi come Marnie (1964) e in varie altre pellicole, fino ai primi anni ottanta. Nuovamente diretto da Terence Young,
Connery si dimostrò perfetto per quel ruolo, sia dal punto di vista
fisico sia dal punto di vista caratteriale: astuto, elegante, freddo,
seducente, sarcastico, in breve divenne uno dei più celebri sex symbol
del pianeta. Curiosamente, qualche tempo prima aveva partecipato a un
concorso, indetto dal giornale London Express per scegliere il futuro
James Bond cinematografico, ma si era classificato solo al 3º posto primo film, Agente 007 - Licenza di uccidere
ottenne un successo strepitoso e convinse Connery a vestire ancora i
panni dell'agente segreto per altre quattro pellicole, ovvero A 007, dalla Russia con amore (1963), Agente 007 - Missione Goldfinger (1964), Agente 007 - Thunderball (Operazione tuono) (1965) e Agente 007 - Si vive solo due volte
(1967): tutte ebbero uno straordinario successo sia di incassi che di
critica. Interpretò il ruolo di 007 fino al 1967, quando durante le
riprese del quinto film Agente 007 - Si vive solo due volte di Lewis Gilbert,
Connery decise di abbandonare il personaggio, preoccupato della sua
identificazione solo con l'agente segreto. Verrà sostituito da George Lazenby nel successivo film Agente 007 - Al servizio segreto di Sua Maestà (1969) di Peter R. Hunt.
Nel 1971, dopo lunghe e complesse trattative causate dalle insistenze
della produzione e dalle recensioni negative del pubblico su Lazenby,
Connery riprese il ruolo nel film Agente 007 - Una cascata di diamanti di Guy Hamilton,
raggiungendo un accordo con i produttori; dopo il successo della
pellicola il suo addio divenne definitivo, passando così il testimone a Roger Moore. Tuttavia nel 1983 tornerà nuovamente sui suoi passi grazie al compenso record per il film Mai dire mai di Irvin Kershner, un remake - fuori dal ciclo ufficiale - di Agente 007 - Thunderball (Operazione tuono),
già interpretato da Connery nel 1965. Connery evitò comunque di
rimanere intrappolato in un unico ruolo, dimostrando capacità e
versatilità in ruoli differenti e impegnativi, con registi prestigiosi
come Sidney Lumet, Alfred Hitchcock e John Huston. Il primo di questi ruoli fu in Marnie (1964) di Alfred Hitchcock, dove Connery interpretò la parte di un uomo flemmatico che deve far fronte ai gravi problemi psicologici della donna amata (Tippi Hedren). Nello stesso anno affiancò Gina Lollobrigida nel film La donna di paglia di Basil Dearden, dove vestì i panni dell'ambiguo Anthony Richmond. L'anno dopo recitò in La collina del disonore, diretto da Sidney Lumet, in cui esordì abilmente anche nel genere carcerario, mentre fu protagonista della commedia Una splendida canaglia (1966) di Irvin Kershner, al fianco di Joanne Woodward e Jean Seberg, che però non riscosse il successo sperato. Nel 1968 recitò insieme a Brigitte Bardot nel western Un uomo chiamato Shalako di Edward Dmytryk,
ma anche questa pellicola non convinse pienamente la critica. Dopo un
periodo di pausa ritornò sul grande schermo nel 1970 con I cospiratori di Martin Ritt, dramma storico-politico in cui recitò accanto a Richard Harris e Samantha Eggar, e con Rapina record a New York di Sidney Lumet, una delle sue migliori interpretazioni. Nel 1972 apparve in due delle migliori pellicole della sua filmografia: Riflessi in uno specchio scuro ancora di Lumet, dove interpretò un violento e sadico commissario di polizia, e soprattutto Zardoz di John Boorman, riconosciuto come uno dei migliori film di fantascienza degli anni settanta. Nel 1974 collaborò nuovamente con Lumet in Assassinio sull'Orient-Express, tratto dal giallo di Agatha Christie, nel quale vestì i panni del ligio colonnello Arbuthnot. Dopo alcune pellicole di minore importanza, come Ransom - Stato di emergenza per un rapimento (1974) di Caspar Wrede, apparve in L'uomo che volle farsi re (1975) di John Huston, a fianco di Michael Caine, ove interpretò un eccentrico e visionario avventuriero, mentre in Robin e Marian (1976) di Richard Lester, accanto a Audrey Hepburn, interpretò il ruolo dell'anziano e vulnerabile eroe. Nel 1975 John Milius lo diresse ne Il vento e il leone, che ottenne un grande successo. Dopo Il prossimo uomo (1976) di Richard C. Sarafian, partecipò al film di guerra Quell'ultimo ponte (1977) di Richard Attenborough, per poi chiudere il decennio con l'avventuroso1855 - La prima grande rapina al treno (1979) di Michael Crichton e il kolossal Meteor (1979). Gli anni ottanta iniziarono con il fantascientifico Atmosfera zero (1981) di Peter Hyams,
dove interpretò uno sceriffo federale mandato nello spazio per
indagare su alcune morti sospette: il film ebbe un discreto successo di
incassi, ma la critica lo accolse tiepidamente. Più fortuna ebbe il
successivo I banditi del tempo (1981) di Terry Gilliam, ancora una volta nel pieno della fantascienza ma con l'aggiunta di un lato ironico. Nel 1982 fu protagonista del drammatico Cinque giorni una estate di Fred Zinnemann, mentre si trovò a suo agio nella saga epica di Highlander - L'ultimo immortale (1986) di Russell Mulcahy, accanto a Christopher Lambert. Il grande consenso della critica arrivò con l'interpretazione di Guglielmo da Baskerville, il monaco enigmatico ma razionale del film Il nome della rosa (1986) di Jean-Jacques Annaud, tratto dall'omonimo romanzo scritto da Umberto Eco. Il film ottenne un consenso straordinario in tutto il mondo e Connery vinse il Premio BAFTA come miglior attore, dando vita a quella che diverrà una delle più celebri interpretazioni della sua carriera.Con il film The Untouchables - Gli intoccabili (1987) di Brian De Palma,
Connery ottenne la definitiva consacrazione grazie al ruolo di Jimmy
Malone, incorruttibile poliziotto e difensore della giustizia, accanto a
Kevin Costner, Robert De Niro e Andy García. Per questa interpretazione ottenne un premio Oscar e un Golden Globe nella categoria miglior attore non protagonista. Nel romanzo Operazione Scorpius di John Gardner,
il film è proiettato durante un viaggio in aereo e Bond lo rivede
volentieri perché vi compare "il suo attore preferito". Seguirono il
thriller Il presidio - Scena di un crimine (1988) di Peter Hyams, mentre nel 1989 apparve in Sono affari di famiglia, diretto nuovamente da Sidney Lumet, con Dustin Hoffman e Matthew Broderick, nel ruolo di un affascinante e astuto ladro, mentre in Indiana Jones e l'ultima crociata di Steven Spielberg, con Harrison Ford, interpretò il padre del protagonista. Ne La casa Russia (1990), diretto da Fred Schepisi e tratto dall'omonimo romanzo di John le Carré, interpretò l'anticonformista editore/clarinettista Bartholomew 'Barley' Scott Blair, che viene coinvolto insieme a Michelle Pfeiffer in un'intricata spy-story internazionale ambientata a Mosca. Sempre nel 1990 vestì i panni di Marko Ramius, comandante del sottomarino sovietico Ottobre Rosso in Caccia a Ottobre Rosso diretto da John McTiernan. L'anno dopo, con un cameo di pochi secondi alla fine della pellicola, prese parte al film Robin Hood - Principe dei ladri di Kevin Reynolds, interpretando Riccardo Cuor di Leone. Nel 1994 prese parte al film Il primo cavaliere, con Richard Gere e Julia Ormond, dove interpretò Re Artù,
mentre fu un elegante ma spietato ex agente segreto britannico,
ingiustamente imprigionato negli Stati Uniti, nell'avventuroso The Rock (1996) di Michael Bay. Vestì di nuovo i panni di un ladro, complice di Catherine Zeta Jones, in Entrapment (1999) di Jon Amiel. Nel 2000 co-produsse e interpretò Scoprendo Forrester di Gus Van Sant,
nel quale fu un vecchio e introverso scrittore. Fu nominato Sir nel
2002. Nel 2003 fu protagonista e co-produttore esecutivo ne La leggenda degli uomini straordinari di Stephen Norrington, ispirato al fumetto La Lega degli Straordinari Gentlemen e in cui interpretò un anziano Allan Quatermain.
A posteriori, lo stesso Connery affermò che la disastrosa esperienza
di questo film lo portò a riflettere sullo stato dell'industria
cinematografica e lo convinse a ritirarsi dalle scene. L'attore scozzese
commentò dicendosi "stufo di avere a che fare con degli idioti". Nel
2005 Connery affermò in un'intervista a The New Zealand Herald di volersi ritirare dalla recitazione; nella stessa intervista rivelò di aver rifiutato il ruolo di Gandalf nella trilogia Il Signore degli Anelli perché non l'aveva "mai capito" e di Albus Silente nella saga di Harry Potter
perché non credeva nel progetto. Quello stesso anno tornò un'ultima
volta nei panni di James Bond, prestando voce e fattezze al personaggio
nel videogioco Dalla Russia con amore, tratto dall'omonimo film. Nel 2012 diede voce al protagonista del film d'animazione Sir Billi,
di cui fu anche produttore esecutivo, in quella che fu la sua ultima
interpretazione. Connery è morto il 31 ottobre 2020 all'età di 90 anni,
presso la sua residenza di Nassau, nelle isole Bahamas. La morte è stata annunciata dalla sua famiglia e dalla EON Productions, casa produttrice della saga di 007. Il figlio Jason
dichiarò che suo padre "non stava bene da un po' di tempo". Il giorno
successivo, la moglie di Connery, Micheline Roquebrune, rivelò che
l'attore ha sofferto di demenza senile
nei suoi ultimi anni. Dopo il funerale in forma privata, il corpo fu
cremato come da ultime volontà dell'attore. Connery fu sempre molto
geloso della propria privacy. Si sposò due volte: nel 1962 con l'attrice australiana Diane Cilento, dalla quale ebbe un figlio, Jason,
anch'egli diventato attore, che gli ha dato un nipote, Dashiell
(1997). Divorziato nel 1973, due anni dopo si risposò con la pittrice
francese Micheline Roquebrune. Dal 2011 Sean Connery, vegano, fece parte dell'Advisory Board dell'organizzazione per la protezione della vita marina Sea Shepherd. Nel 2014, insieme all'organizzazione Save the Bays, lottò per la preservazione della zona costiera di Clifton Bay alle Bahamas diede il proprio supporto finanziario al progetto per la protezione del clima di Al Gore. Connery professò sempre il proprio orgoglio di scozzese
e l'amore profondo per il proprio paese, soprattutto quando se ne
trovava al di fuori. Sostenne con vigore la campagna per l'indipendenza
della Scozia in occasione del referendum del 2014[e diede supporto al Partito Nazionale Scozzese (SNP), sia finanziariamente che attraverso apparizioni pubbliche. Celebri sono le sue uscite pubbliche in kilt, il classico indumento scozzese, e il tatuaggio sul braccio destro Scotland Forever, che tuttavia non permise mai che si notasse nei suoi film.
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