Sognai sul far dell'alba
d'essere un dì volata
all'isola beata
sacra alla Dea d'amor.
Mirai d'un mirto all'ombra d'essere un dì volata
all'isola beata
sacra alla Dea d'amor.
la stessa Citerea:
che a lato il figlio avea
con l'arco feritor.
Al sacro mirto appesa vidi una cetra bella
ed in ascrea favella
vi si leggea così:
io fui di Saffo un giorno; or me non brami invano;
stendere osai la mano
ma il sogno disparì.
Angela Veronese
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