Mossero: e Betlehem, sotto l'osanna
de' cieli ed il fiorir dell'infinito,
dormiva. E videro, ecco, una capanna.
Ed ai pastori l'accennò col dito
un Angelo: una stalla umile e nera,
donde gemeva un filo di vagito.
E d'un figlio dell'uomo era, ma era
quale l'agnello. Esso giacea nel fieno
del presepe, e sua madre una straniera
sopra la paglia. Era il suo primo, e il seno
le apriva: e non aveva ella né due
assi: all'albergo alcun le disse: "E' pieno".
Nella capanna povera le sue
lagrime sorridea sopra il suo nato,
su cui fiatava un asino ed un bue.
Noi cercavamo. Quei che vive...entrato
disse Maath. Ed ella con un pio
dubbio: Il mio figlio vive per quel fiato...
- Quei che non muore... - Ed ella Il figlio mio
morrà (disse, e piangeva su l'agnello
suo tremebondo) in una croce...Dio
Rispose all'uomo l'Universo: E' quello!
Giovanno Pascoli
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