sabato 28 ottobre 2017

Libero De Libero


 
Libero De Libero
(Fondi, 10 settembre 1903Roma, 4 luglio 1981)
è stato un poeta, critico d'arte e narratore italiano.
Trascorse l'infanzia e l'adolescenza in una famiglia numerosa. I genitori maneschi gli diedero peraltro l'opportunità di coltivare la sua passione per la lettura e di sperimentare la sua incipiente vena poetica. Come lui stesso rivelò in un'intervista: «Un ragazzo abbottato di schiaffi in famiglia e di letture d'ogni genere, che un certo giorno scrive una poesia e se ne vergogna come d'un grosso peccato; poi da giovane ci riprova e comincia a far finta di vergognarsene, da uomo continua e non se ne vergogna più.» Nella stessa intervista De Libero raccontò di aver trascorso un anno in un convento di frati missionari con seminario, nelle vicinanze di Roma. Di questa esperienza, vissuta con sofferenza a causa del suo spirito ribelle, egli serberà un ricordo vivo e amaro che sarà trasferito nel romanzo Camera oscura (1952). Gli anni formativi furono quelli degli studi classici, da lui compiuti nella sua amata Ciociaria tra Ferentino e Alatri, con la guida di ottimi docenti, uno dei quali lo introdusse alla poesia di Dante, Leopardi, Baudelaire, i grandi poeti che lo «ubriacarono». Furono gli anni delle letture sistematiche e della vita di provincia, che resterà tra le memorie nostalgiche del poeta: «Al suo ambiente solitario, ricco di pollini segreti e di quotidiane visioni, io debbo un'eccezionale vicenda di sentimenti e di pensieri che m'hanno aiutato a diventare uomo.» Si trasferì a Roma nel 1927, non tanto per frequentare i corsi universitari di giurisprudenza, quanto per respirare in pieno il fervore artistico e letterario di quegli anni. L'anno successivo, con Luigi Diemoz fondò la rivista letteraria Interplanetario, che ebbe tra i collaboratori Corrado Alvaro, Massimo Bontempelli e Alberto Moravia. In quegli stessi anni (dal 1928 al 1934) nello studio di Mario Mafai si formò il gruppo dei pittori della Scuola romana. De Libero seguì assiduamente questi artisti e ne commentò le opere con i primi saggi su Mafai e Scipione. Nel 1941 ottenne la cattedra di Storia dell'arte nel liceo artistico di Roma. Intanto diventava sempre più ricca e significativa la sua produzione poetica: nel 1946 Mondadori pubblicò Il Libro del forestiero, raccolta di tutte le sue liriche dal 1930 al 1942. Fecero seguito le raccolte Banchetto (1949), Ascolta la Ciociaria (1953), Madrigali (1967). All'inizio degli anni Cinquanta furono pubblicati in rapida successione i suoi due romanzi Amore e morte (1951) e Camera oscura (1952). In effetti la sua non trascurabile attività di prosatore - sia come saggista, sia come narratore - durò oltre vent'anni, fino al 1970. Durante questo lungo periodo la sua produzione poetica ebbe un forte rallentamento, se non un arresto, per poi riprendere con la raccolta di poesie Di brace in brace , che vinse il premio Viareggio 1971. L'ultima silloge Circostanze uscì nel 1976 e fu seguita nel 1980 da Poesie, con introduzione di Carlo Bo, appena un anno prima della morte di De Libero, avvenuta all'età di 78 anni.

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