Libero De Libero
(Fondi, 10 settembre 1903 – Roma, 4 luglio 1981)
è stato un poeta, critico d'arte e narratore italiano.
(Fondi, 10 settembre 1903 – Roma, 4 luglio 1981)
è stato un poeta, critico d'arte e narratore italiano.
Trascorse
l'infanzia e l'adolescenza in una famiglia numerosa. I genitori
maneschi gli diedero peraltro l'opportunità di coltivare la sua
passione per la lettura e di sperimentare la sua incipiente vena
poetica. Come lui stesso rivelò in un'intervista: «Un ragazzo abbottato
di schiaffi in famiglia e di letture d'ogni genere, che un certo
giorno scrive una poesia e se ne vergogna come d'un grosso peccato; poi
da giovane ci riprova e comincia a far finta di vergognarsene, da uomo
continua e non se ne vergogna più.» Nella stessa intervista De Libero
raccontò di aver trascorso un anno in un convento di frati missionari
con seminario, nelle vicinanze di Roma. Di questa esperienza, vissuta
con sofferenza a causa del suo spirito ribelle, egli serberà un ricordo
vivo e amaro che sarà trasferito nel romanzo Camera oscura
(1952). Gli anni formativi furono quelli degli studi classici, da lui
compiuti nella sua amata Ciociaria tra Ferentino e Alatri, con la guida
di ottimi docenti, uno dei quali lo introdusse alla poesia di Dante, Leopardi, Baudelaire,
i grandi poeti che lo «ubriacarono». Furono gli anni delle letture
sistematiche e della vita di provincia, che resterà tra le memorie
nostalgiche del poeta: «Al suo ambiente solitario, ricco di pollini
segreti e di quotidiane visioni, io debbo un'eccezionale vicenda di
sentimenti e di pensieri che m'hanno aiutato a diventare uomo.» Si
trasferì a Roma nel 1927, non tanto per frequentare i corsi
universitari di giurisprudenza, quanto per respirare in pieno il fervore
artistico e letterario di quegli anni. L'anno successivo, con Luigi
Diemoz fondò la rivista letteraria Interplanetario, che ebbe tra i collaboratori Corrado Alvaro, Massimo Bontempelli e Alberto Moravia. In quegli stessi anni (dal 1928 al 1934) nello studio di Mario Mafai
si formò il gruppo dei pittori della Scuola romana. De Libero seguì
assiduamente questi artisti e ne commentò le opere con i primi saggi su
Mafai e Scipione.
Nel 1941 ottenne la cattedra di Storia dell'arte nel liceo artistico
di Roma. Intanto diventava sempre più ricca e significativa la sua
produzione poetica: nel 1946 Mondadori pubblicò Il Libro del forestiero, raccolta di tutte le sue liriche dal 1930 al 1942. Fecero seguito le raccolte Banchetto (1949), Ascolta la Ciociaria (1953), Madrigali (1967). All'inizio degli anni Cinquanta furono pubblicati in rapida successione i suoi due romanzi Amore e morte (1951) e Camera oscura
(1952). In effetti la sua non trascurabile attività di prosatore - sia
come saggista, sia come narratore - durò oltre vent'anni, fino al 1970.
Durante questo lungo periodo la sua produzione poetica ebbe un forte
rallentamento, se non un arresto, per poi riprendere con la raccolta di
poesie Di brace in brace , che vinse il premio Viareggio 1971. L'ultima silloge Circostanze uscì nel 1976 e fu seguita nel 1980 da Poesie, con introduzione di Carlo Bo, appena un anno prima della morte di De Libero, avvenuta all'età di 78 anni.
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