FIRENZE 01/06/1846 -QUINTO fraz. di SESTO FIORENTINO (Firenze) 16/06/1920
Padre: Luigi
Madre: PAOLUCCI Elisabetta
Titoli nobiliari Marchese
Patrizio fiorentino
Titoli riconosciuti con regie patenti del 27 novembre 1897
Coniuge: GINORI LISCI Giulia
Figli: Luigi
Professione: Possidente
Cariche politico - amministrative: Sindaco di Firenze (17 aprile 1886-14 novembre 1889) (4 febbraio 1891-2 gennaio 1901)
Cariche
e titoli: Presidente della Commissione amministrativa dell'Educatorio
delle signore Montalve alla quiete presso Quarto - Comune di Sesto
Fiorentino
Presidente della Società dantesca italiana (31 luglio 1888)
Socio della Società geografica italiana (1870)
è
stato un politico italiano, sindaco di Firenze nella seconda metà
dell'Ottocento. Fu lui a firmare il piano di Risanamento che dal 1885
demolì la zona del Mercato Vecchio per far posto a Piazza della
Repubblica. Presiedette alla fondazione della Società Dantesca Italiana
(31 luglio 1888) e ne fu il primo presidente, prima provvisorio, poi
onorario. Fu anche fondatore e primo presidente, dal 1898, del Florence
Football Club, la prima società calcistica fiorentina. Il 16 giugno
moriva nella sua villa di Quinto, ivi nato il 1° giugno 1846. Ottimo
amministratore, gentiluomo di modi squisiti e di eccezionale coltura,
era dotato di qualità spiccatissime per la vita pubblica, onde,
giovanissimo ancora, fu chiamato a partecipare all'amministrazione di
varie opere pie di comuni della Toscana. Nel 1880 la fiducia dei suoi
concittadini lo eleggeva a rappresentare il secondo collegio di Firenze,
segnalandosi per la sua assiduità ai lavori parlamentari. Dopo pochi
anni, spinto dall'amore per la sua Firenze, lasciò la deputazione per
dedicarsi completamente alle cure dell'amministrazione locale; e
l'unanime stima che i suoi concittadini gli attestavano gli procacciò
nel 1888 la nomina a sindaco della città, carica che conservò fino al
1900. Tutta la sua attività e tutto il suo ingegno dedicò al bene della
città ch'egli amava con vivo amore di figlio e di artista ed al cui
abbellimento dette opera alacre ed intelligente. Nella vita politica fu
un carattere; conservatore, era pronto a favorire ogni progresso ed i
suoi modi erano improntati a quella urbanità fine e garbata che rivela
il signore di razza. Non meno nobile fu la sua vita privata. Spirito
pronto ad ogni bontà, fu inesauribile in opere caritatevoli; prodigo
verso i bisognosi, godeva di poter fare il bene, onde la sua scomparsa è
largamente compianta.
Cultore
fervido dell'arte, in cui aveva una eccezionale competenza, fu
ascoltatissimo sempre nei numerosi consessi artistici cui appartenne
giovedì 1 giugno 2023
TORRIGIANI Piero
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