Annelies Marie "Anne" Frank, italianizzato in Anna Frank
(Francoforte sul Meno12 giugno 1929 -Bergen-Belsen, marzo 1945),
Anna
nacque in Germania, seconda figlia di Otto Heinrich Frank e di sua
moglie Edith Hollander, proveniente da una famiglia di patrioti tedeschi
che prestarono servizio durante la prima guerra mondiale. Aveva una
sorella maggiore, Margot Betti Frank (16 febbraio 1926 - marzo 1945).
Lei e la famiglia dovettero spostarsi ad Amsterdam per sfuggire alla
persecuzione dei Nazisti. Appena tredicenne, dovette nascondersi con la famiglia
nell'Achterhuis, un piccolo spazio a due piani posto sotto i locali
della compagnia di Otto. La porta dell'Achterhuis era nascosta dietro
una libreria. Vissero li dal 9 luglio 1942 al 4 agosto 1944, durante
l'occupazione nazista. Nel
nascondiglio trovarono rifugio 8 persone. Durante quegli anni Anna
scrisse un diario, descrivendo con considerevole talento le paure
causate dal vivere in clandestinità, i sentimenti per Peter, i conflitti
con i genitori, e la sua aspirazione di diventare scrittrice. Dopo più di due anni, una soffiata di un informatore olandese portò la Gestapo al loro nascondiglio. Vennero arrestati e
il 2 settembre 1944 Frank e la sua famiglia vennero caricati su un
treno merci che andava da Westerbork ad Auschwitz, dove giunsero tre
giorni dopo. Nel frattempo Miep Gies ed Elly Vossen, che si erano prese cura del gruppo nel nascondiglio, trovarono il diario e lo misero al sicuro. Margot
e Anna passarono un mese ad Auschwitz-Birkenau e vennero poi spedite a
Bergen-Belsen, dove morirono di tifo nel marzo 1945, poco dopo la
liberazione. Solo il padre di Anna sopravvisse ai campi di
concentramento (Morì nel 1980). Miep gli diede il diario ed egli lo
aggiustò per la pubblicazione con il titolo di I diari di Anna Frank. Da
allora è stato pubblicato in 55 lingue. La casa dove Anna e la famiglia si nascondevano è ora un museo. Anche
se l'autenticità del diario è stata provata oltre ogni ragionevole
dubbio, i negatori dell'olocausto continuano a metterla in dubbio.
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