sabato 3 giugno 2023

Tony Curtis

 

Nato nel Bronx in una modesta famiglia ebraica di origini ungheresi, debutta nel cinema nella parte di un fatuo ballerino in Doppio gioco. Negli anni cinquanta alterna ruoli leggeri, in cui mette a frutto il fisico prestante e la morbida bellezza virile, con ruoli in parti drammatiche, dimostrando notevole versatilità. Fanno parte del primo gruppo Il principe ladro, Il figlio di Ali Babà  e Il mago Houdini; del secondo gruppo, Furia e passione  (in cui è un pugile sordomuto), Trapezio, Piombo rovente  (in cui è Sidney Falco, un portaborse nel mondo corrotto del giornalismo americano) e La parete di fango (in cui è un carcerato fuggiasco incatenato a Sidney Poitier). Dopo aver dato prova delle sue virtù di commediante in coppia con Cary Grant in Operazione sottoveste, in realtà ottiene la definitiva consacrazione nel triplo ruolo di suonatore di sassofono, di magnate del petrolio e di Josephine in A qualcuno piace caldo. In Spartacus  è nuovamente accanto a Kirk Douglas, che già aveva affiancato ne I Vichinghi . Negli anni sessanta, il suo ruolo più significativo è quello del serial killer schizofrenico ne Lo strangolatore di Boston. Oltre a quella cinematografica, di un certo rilievo fu anche la sua attività televisiva, in particolare come coprotagonista nei primi anni settanta di una serie di telefilm di successo, Attenti a quei due, in cui impersona il ricco playboy americano Danny Wilde, contrapposto all'elegante e raffinato lord inglese Brett Sinclair (Roger Moore), entrambi impegnati a fronteggiare malviventi e belle donne in scanzonate avventure di intrighi e mistero. Nel 1980 ritorna al cinema con E io mi gioco la bambina. Le sue ultime apparizioni di rilievo: Gli ultimi fuochi e La signora in bianco di Nicolas Roeg. È morto nella sua casa nei pressi di Las Vegas, nella notte del 29 settembre 2010, a seguito di una lunga malattia polmonare.

 

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