sabato 24 giugno 2023

LA BENEFICENZA


 

Mentre tanti di nome e d’or potenti
     Volgono a vanitate e nome ed oro,
     Nè a taluni più bastano i contenti

Che sulla terra Iddio concede loro;
     Mentre a meglio goder cercan furenti
     La propria gioia nell’altrui disdoro,
     Simili a falsi Dei d’età lontane
     

Che a’ lor piedi volean vittime umane;

               E mentre mirando
                    Que’ ricchi malvagi
                    Il volgo fremente

Che invidia lor agi,
                    Esagera, infuria,
                    Invoca dal Ciel
                    Su tutti i felici
                    Sanguigno flagel;

Que’ flagelli rattiene il ricco pio
     Che riparar gli altrui misfatti agogna,
     E oprando assai per gli uomini e per Dio,
     Anco d’essere inutil si rampogna:
     Degl’innocenti aiuta il buon desìo,
     Gli erranti tragge a salutar vergogna;
     Onora l’arti ed anima l’artiero,
     E chiamar vorrìa tutti al bello, al vero.

               Il volgo commosso
                    Ripensa, si calma,
                    Capisce che il ricco
                    Può aver nobil alma:
                    Insegna a’ suoi figli,
                    Che pace e lavor
                    Del povero sono

Salute e decor.

Salve, o di carità sacra fiammella
     Che accendi il cor del pio dovizïoso!
     Se a noi mortali fulgi or così bella,

Qual fulgi tu dell’anime allo Sposo?
     A lui che, tutte mentre a sè le appella,
     Le appella a mutuo affetto generoso!
     A lui che quando cinse umano velo,
     Ci palesò che tutto amore è il Cielo!

               Amore santifica
                    Tesori e palagi,
                    Amore santifica
                    Tuguri e disagi;
                    Amor sulla terra
                    Può tutto abbellir,
                    L’impero, il servire,
                    La vita, il morir.

Amato molto, amato sia il Signore
     Ch’è modello de’ ricchi impietositi!
     Amato molto, amato sia il Signore,
     Modello ai cuori da sventura attriti!
     Amato molto, amato sia il Signore
     Che noi vuol tutti alla sua mensa uniti!
     Amato molto, amato sia il Signore
     

Che per l’anime umane arde d’amore!

               Oscuro o potente,
                    Di Dio tu sei figlio,
                    Fratello degli Angioli,

Ancor che in esiglio!
                    Gran fallo ci avvolse
                    Nel fango e nel duol:
                    Amiam! ci fia reso
                    

Degli Angioli il vol!

Silvio Pellico

 

 

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