Christine Lavant, nata Thonhauser, sposata Habernig
(Großedling, 4 luglio 1915 – Wolfsberg, 7 giugno 1973),
è stata una poetessa e scrittrice austriaca.
nacque nel borgo di Großedling (oggi parte di Wolfsberg) nella Valle della Lavant, in Carinzia, nona figlia di un povero minatore. Successivamente adottò il nome della vallata come pseudonimo.Da bambina soffrì di scrofola al torace, collo e volto, e divenne quasi cieca. Dall'età di tre anni, contrasse regolarmente la polmonite, tanto che i medici dichiararono che non sarebbe sopravvissuta; tuttavia, fu iscritta alla scuola elementare (Volksschule) nel 1921. Nel corso di un ricovero a Klagenfurt, il primario notò gli interessi letterari della Lavant e le donò una copia delle opere di Rainer Maria Rilke,
che lei si portò dietro per tutti i 60 chilometri fino a casa. Nel
1927 la sua salute ebbe nuovamente un peggioramento e lei fu in grado
di terminare la sola scuola elementare sia pure con continue
interruzioni nei due anni seguenti, dopo essere stata sottoposta a un
rischioso trattamento a base di raggi X. Dovette abbandonare successivamente la scuola media (Hauptschule) perché la distanza da casa era eccessiva per una bambina debole.Christine
dovette rimanere a casa dei genitori occupandosi di pittura,
scrittura, lettura e cucito. Una prolungata infezione alle orecchie le
lasciò una grave limitazione dell'udito dall'orecchio sinistro. Nei
primi anni '30 del XX secolo, manifestò i sintomi di una grave
depressione, ma riuscì a concentrarsi sulla pittura e la scrittura e ad
offrire ad un editore di Graz il suo primo romanzo. Il manoscritto
venne definitivamente respinto nel 1932, e la Lavant lo distrusse. Nel
1935 si ricoverò spontaneamente al manicomio di Klagenfurt. Le sue
condizioni finanziarie peggiorarono dopo la morte dei suoi genitori nel
1937 e 1938. Sostenuta solo dal suo lavoro di cucito e dal supporto
finanziario dei fratelli, finì per sposare il pittore ed ex proprietario
terriero Josef Habernig, di circa 35 anni più anziano di lei.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Lavant riprese a comporre poesie
liriche, che finirono per conquistare l'attenzione della scena
letteraria austriaca. Un primo volume fu pubblicato a Stoccarda che le
suggerì di dedicarsi anche alla prosa, sicché pubblicò nello stesso anno
il romanzo Das Kind (La Bambina). Divenne famosa dopo una lettura pubblica tenuta nel 1950 a Sankt Veit.
La Lavant si trasferì nella sua città natale di Wolfsberg, dove visse
come reclusa per il resto della vita. Quando, nel 1964, il maritò morì a
causa di un ictus,
le sue condizioni di salute peggiorarono nuovamente e dovette essere
ricoverata. Morì all'età di 57 anni, anche lei a causa di un ictus.
Le sue poesie sono state descritte come "quasi misticamente religiose" e "arcaiche". Sia le opere di Rilke che il Cristianesimo influenzarono il suo lavoro.
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