In
tempi remoti, quando l’Uomo ancora non abitava la terra, le lucciole
erano dei piccoli insetti comuni che popolavano i boschi di montagna e
le campagne.
Un giorno accadde qualcosa di particolare. Una lucciola
venne invitata da un ragno a condividere il pasto serale presso la sua
tana. I due si diedero appuntamento al calar del sole e, dopo aver
passeggiato insieme e parlato a lungo, si incamminarono verso la dimora
del ragno.
La luce del giorno aveva lasciato il posto al buio della sera, il cielo era coperto dalle nuvole e nel bosco tutto era avvolto dall’oscurità. La lucciola non riusciva a vedere nulla e seguì fiduciosa il ragno che, con gentili parole, cercava di rassicurarla.
“Ecco, siamo quasi giunti a
destinazione! Mancano pochi passi!” disse il ragno e, appena finì di
parlare, la lucciola urtò contro una parete appiccicosa rimanendo
intrappolata.
“Aiuto! Sono bloccata e non riesco a muovermi! Amico
mio aiutami per favore, non riesco a vedere niente!” Urlò disperata la
lucciola, mentre il ragno rideva soddisfatto “Non ti ho detto che la
cena di questa sera saresti stata tu?”
La lucciola nel sentire quelle parole si mise a piangere e grande fu il dolore che provò nel sapere di essere stata tratta in inganno. La sua ora sembrava giunta, il ragno avanzava lentamente verso di lei muovendo le sue zampe sui fili della ragnatela che, ad ogni movimento, suonavano note funeree. Ad un tratto le nuvole si spostarono e la luna illuminò il cielo notturno.
La lucciola alzò lo sguardo al cielo e invocò il soccorso dell’astro celeste.
“Amata Luna che rischiari la notte con la tua dolce luce, ti prego, aiutami!”
La luna ascoltò la preghiera e disse “Cara lucciola, non temere, presto sarai salva!”
Come
per magia un raggio illuminò il piccolo insetto in difficoltà, il ragno
rimase accecato da quella luce e fuggì via spaventato.
La lucciola riuscì a liberarsi dalle trame della ragnatela e poté tornare dalla sua famiglia sana e salva. Da quel giorno le lucciole conservano nel loro corpo la luce della luna, illuminando la terra nelle notti d’estate come le stelle nel cielo.
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