giovedì 4 giugno 2020

Fedora Barbieri


Cominciò giovanissima a studiare canto. Dopo pochissimi mesi vinse una borsa di studio indetta dal Teatro Lirico di Firenze, passando quindi a studiare alla scuola del Maggio musicale fiorentino. Esordì il 4 novembre 1940 come Fidalma ne Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa al Teatro comunale di Firenze, con immediato e caloroso successo. Nel 1941 interpreta il ruolo di Dariola nella prima assoluta del Don Juan de Manara  al Maggio musicale fiorentino. Partecipa alle riesumazioni del Maggio musicale fiorentino, cantando ne Il ritorno di Ulisse in patria (Firenze 1942) nell'Orfeo, (Cremona 1942) e nel Flaminio  (Siena 1943). Si tratta di opere per l'epoca sconosciute, che le ottengono larga fama. Canta all'estero per la prima volta in Polonia nel 1941. Alla Scala debutta nel 1942, con la Nona sinfonia di Ludwig van Beethoven ; si esibisce regolarmente nel massimo teatro lirico a partire dal 1945. Debutta al Metropolitan Opera di New York nel 1949, dove torna assiduamente nel 1950-'54, 1956--'57 e 1967-'68. Interpreta il ruolo della principessa di Eboli nel Don Carlos di Giuseppe Verdi . Approda al Covent Garden di Londra nel 1950 in tournée con la Scala, cantando come Mistress Quickly nel Falstaff  e nel Requiem. Tornerà al Covent Garden nel 1957-'58 e nel 1964. Nel 1970 interpreta il ruolo della Moglie nella prima assoluta de L'idiota  all'Opera di Roma, portando il suo repertorio ad un totale di 109 ruoli. Voce di bellissimo timbro, interprete esuberante e intensa nei ruoli drammatici (Azucena ne Il trovatore, Amneris nell'Aida tra gli altri), assai per tempo preferì staccarsi dai ruoli di seduttrice, in cui pure eccelleva (Carmen di Georges Bizet, Dalila in Sansone e Dalila di Saint-Saëns) per privilegiare i ruoli di carattere, primo fra tutti quello di Quickly nel Falstaff di Verdi, del quale è considerata interprete ineguagliata. Per contro, fu capace di maestosa compostezza nelle interpretazioni sei-settecentesche, tra cui si segnala un Orfeo ed Euridice, cantato alla Scala. È stata compagna ideale di Maria Callas in molte recite e incisioni discografiche. Nella lunghissima fase finale di carriera (protratta fin oltre i 70 anni di età) non disdegnò ruoli di comprimariato in produzioni di altissimo livello: l'Ostessa del Boris Godunov alla Scala, Berta in un Barbiere di Siviglia, Mamma Lucia nella versione filmata da Franco Zeffirelli di Cavalleria rusticana, addirittura Giovanna nel Rigoletto , al fianco di Luciano Pavarotti.

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