Nasce
da una famiglia della borghesia ebraica, ma trascorre l'infanzia e la
giovinezza a Ferrara, città destinata a divenire il cuore pulsante del
suo mondo poetico, dove si laurea in Lettere nel 1939. Durante gli anni
della guerra partecipa attivamente alla Resistenza
conoscendo anche l'esperienza del carcere; nel 1943 si trasferisce a
Roma, dove vivrà per il resto della vita, pur mantenendo sempre
fortissimo il legame con la città d'origine. E' solo dopo il 1945 che si
dedica all'attività letteraria in maniera continuativa, lavorando sia
come scrittore (poesia, narrativa e saggistica) sia come operatore
editoriale: è significativo ricordare che fu proprio Bassani ad
appoggiare presso l'editore Feltrinelli
la pubblicazione del "Il gattopardo", romanzo segnato dalla stessa
visione liricamente disillusa della storia che si incontra anche nelle
opere dell'autore de "Il Giardino dei Finzi Contini". Giorgio Bassani
lavora anche nel mondo della televisione, arrivando a ricoprire il
ruolo di vicepresidente della Rai; insegna nelle scuole ed è stato
anche docente di storia del teatro presso l'Accademia d'Arte Drammatica
di Roma. Partecipa attivamente alla vita culturale romana collaborando
a varie riviste, tra cui "Botteghe Oscure", rivista di letteratura
internazionale uscita tra il 1948 e il 1960. Va
inoltre ricordato il suo lungo e costante impegno come presidente
dell'associazione "Italia Nostra", creata in difesa del patrimonio
artistico e naturale del paese. Dopo
alcune raccolte di versi (tutte le sue poesie verranno poi raccolte
in un unico volume nel 1982, con il titolo "In rima e senza") e la
pubblicazione in un unico volume delle "Cinque storie ferraresi" nel
1956 (alcune però erano già comparse singolarmente in varie edizioni),
Bassani raggiunge il grande successo di pubblico con il già
introdotto "Il giardino dei Finzi Contini" (1962): nel 1970 il romanzo
riceverà anche un'illustre trasposizione cinematografica per opera di
Vittorio De Sica, dalla quale però Bassani vorrà sempre prendere le distanze. Le
opere successive dello scrittore, sviluppate tutte intorno al grande
tema geografico-sentimentale di Ferrara sono "Dietro la porta" (1964),
"L'Airone" (1968) e "L'odore del fieno" (1973), riunite nel 1974 in
un unico volume insieme al romanzo breve "Gli occhiali d'oro" (1958),
dal significativo titolo "Il romanzo di Ferrara". Dopo un lungo
periodo di malattia, segnato anche da dolorosi contrasti all'interno
della sua famiglia, si spegne ad 84 ann.
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