domenica 20 marzo 2022

PAREIDOLIA

Oggi ho visto un post dove un tetto di una casa aveva gli occhi.
Era spiegato che era una PAREIDOLIA.
Parola mai sentita ne vista scritta fino ad adesso, allora la curiosona di Lucia è andata a documentarsi.
pareidolìa s. f. [comp. di para-2 e gr. εἴδωλον «immagine»]. – Processo psichico consistente nella elaborazione fantastica di percezioni reali incomplete, non spiegabile con sentimenti o processi associativi, che porta a immagini illusorie dotate di una nitidezza materiale (per es., l’illusione che si ha, guardando le nuvole, di vedervi montagne coperte di neve, battaglie, ecc.)oppure immagini nelle macchie o nelle ombre, figure in effetti di luce in foto.

Pareidolia così è (se vi pare)

non sempre la realtà è quella che crediamo di vedere.

La Pareidolia è una tendenza, molto umana, a interpretare secondo schemi noti forme casuali ed indistinte. In particolare le nostre menti sono “programmate” per vedere volti e forme umane. Per il neonato è una questione di sopravvivenza, nell'adulto quest'attitudine permane. La mente umana è un grande cercatore e generatore di significato. Se le forme percepite sono note, tutto bene, vengono etichettate e classificate; se le forme non vengono subito identificate o sono sconosciute spesso scatta un'interpretazione alternativa, ed allora ecco che il cervello rovista febbrilmente nei suoi archivi in cerca di qualcosa che si adatti a quanto ci troviamo davanti. Questa tendenza è talmente innata che anche una semplice sequenza di caratteri tipografici come “doppio punto, lineetta, chiusa parentesi”, ovvero :-) vista di traverso ci fa vedere un volto.

il volto nascosto nei giardini di Versailles
Eccone un esempio: un volto (un po' idiota, a dire il vero) visibile guardando dall'alto i giardini di Versailles (Francia)
 

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