Magdala, sec. I
Patronato: Prostitute pentite, Penitenti, Parrucchieri
Etimologia: Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico
Emblema: Ampolla d'unguento
Quando
il Figlio di Dio entrò nella storia, Maria Maddalena fu fra coloro che
maggiormente lo amarono, dimostrandolo. Quando giunse il tempo del
Calvario, Maria Maddalena era insieme a Maria Santissima e a san
Giovanni, sotto la Croce. Non fuggì per paura come fecero i discepoli,
non lo rinnegò per paura come fece il primo Papa, ma rimase presente
ogni ora, dal momento della sua conversione, fino al Santo Sepolcro. Non
parole d’amore, ma atti d’amore ci consegnano i Vangeli sulla figura
della Maddalena, colei che aveva lavato (con le lacrime del pentimento),
asciugato, baciato i piedi di Cristo. A quella vista il fariseo,
scandalizzato, che aveva invitato Gesù a casa sua, pensò fra sé: «Se
costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che
lo tocca: è una peccatrice». Gesù lesse quell’indebito giudizio e gli
disse: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai
dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le
lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un
bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i
piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha
cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i
suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si
perdona poco, ama poco». Non a caso per il Messale romano, nel giorno
dedicato a Maria Maddalena, è stata scelta una lettura del Cantico dei
Cantici: «Mi alzerò e perlustrerò la città, i vicoli, le piazze,
ricercherò colui che amo con tutta l’anima. L’ho cercato, ma non l’ho
trovato. Mi incontrarono i vigili di ronda in città: “Avete visto colui
che amo con tutta l’anima?”», un amore perseverante che il Signore
premiò, rendendola degna di essere «apostola degli apostoli»: fu la
prima ad annunciare la sua resurrezione. San Gregorio Magno ha parole
straordinarie per colei che fece di Cristo l’unica ragione di vita.
«Ella si recò la Domenica di Pasqua al Sepolcro, con gli unguenti, per
onorare il Signore. Ma non lo trovò: “Maria invece stava all’esterno,
vicino al sepolcro, e piangeva”. In questo fatto dobbiamo considerare
quanta forza d’amore aveva invaso l’anima di questa donna, che non si
staccava dal sepolcro del Signore, anche dopo che i discepoli se ne
erano allontanati. Accadde perciò che poté vederlo essa sola che era
rimasta per cercarlo; perché la forza dell’opera buona sta nella
perseveranza, come afferma la voce stessa della Verità: “Chi persevererà
sino alla fine, sarà salvato”. Cercò dunque una prima volta, ma non
trovò, perseverò nel cercare, e le fu dato di trovare. I santi desideri
crescono col protrarsi. Se invece nell’attesa si affievoliscono, è segno
che non erano veri desideri. “Donna perché piangi? Chi cerchi?”. Le
viene chiesta la causa del dolore, perché il desiderio cresca, e
chiamando per nome colui che cerca, s’infiammi di più nell’amore di lui.
“Gesù le disse: Maria!”. Dopo che l`ha chiamata con l’appellativo
generico senza essere riconosciuto, la chiama per nome come se volesse
dire: Riconosci colui dal quale sei riconosciuta. Io ti conosco non come
si conosce una persona qualunque, ma in modo del tutto speciale». Maria
si risveglia dall’incubo: «Rabbunì!» («Maestro!»). L’umile penitente
Maddalena, diventa testimone del trionfo del Crocifisso. Ora vorrebbe
stare lì, in adorazione, e invece no: «Non mi trattenere, perché non
sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io
salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Porterà Lei
l’annuncio agli Apostoli.
Autore: Cristina Siccardi
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