giovedì 26 settembre 2019

Quattro Quartetti




Nell’aria vibrante del caldo autunno,
E l’uccello lanciava il suo richiamo, rispondendo
Alla musica non udibile nascosta nei cespugli,
Uno sguardo non visto attraversava l’aria, e le rose
Sembravan fiori che sono guardati.
Essi erano là ospiti, ben accolti ed accoglienti.
E insieme a loro procedemmo in corteo,
Lungo il viale deserto, fino al cerchio dei bossi,
A guardare giù nella vasca vuota.
Asciutta era la vasca, e il bordo secco era orlato di bruno,
All’improvviso fu colma d’acqua nella luce del sole,
E fiori di loto, quieti e lievi salirono a galla,
La superficie brillò dal cuore della luce,
Ed essi erano là dietro di noi, riflessi nell’acqua.
Poi una nuvola passò, e la vasca fu vuota.
Sciò, disse l’uccello, perché il fogliame era pieno di bambini
Nascosti, che eccitati trattenevano il riso.
Sciò, sciò, sciò, disse l’uccello: il genere umano
Non può reggere troppa realtà.
Il tempo passato e il tempo futuro
Ciò che poteva essere e ciò che è stato
Tendono a un sol fine, che è sempre presente.
T.S. Eliot

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