sabato 28 settembre 2019

Benjamin, l'ultimo tilacino.

 

(Thylacinus cynocephalus Harris, 1808),
noto anche coi nomi di lupo marsupiale, tigre della Tasmania o lupo della Tasmania, era un marsupiale carnivoro vissuto in Australia, Tasmania e Nuova Guinea. Estintosi durante la prima metà del XX secolo, il tilacino rappresentava l'ultima specie vivente della famiglia Thylacinidae, nonché il marsupiale carnivoro di maggiori dimensioni, e, fino a circa 3500 anni fa (data stimata dell'arrivo del dingo in Australia) anche il predatore oceaniano di maggiori dimensioni in assoluto. Il tilacino era un predatore apicale, cioè all'apice della catena alimentare. Dopo la sua estinzione in Australia, è sopravvissuto in Tasmania fino agli anni '30, insieme ad altre specie endemiche come il diavolo della Tasmania. Pur somigliando in maniera notevole a un cane, specialmente per la conformazione del cranio, l'ultimo antenato comune fra canidi e tilacinidi risale a circa 160 milioni di anni fa, risultando uno dei casi più emblematici di convergenza evolutiva. Le specie esistenti ad esso più prossime filogeneticamente sono il già citato diavolo della Tasmania e il numbat. Probabilmente scomparso in Australia continentale già prima dell'arrivo dei coloni europei, il tilacino sopravvisse in Tasmania dove, come il lupo in Europa, venne considerato un animale nocivo per gli allevamenti di bestiame e cacciato dai coloni. Questo fenomeno, incentivato dal sistema di taglie sugli animali uccisi, unito all'alterazione dell'habitat e la competizione col dingo, portarono la specie all'estinzione nel 1936, lo stesso anno in cui la specie venne dichiarata protetta dal governo australiano.Oggi, grazie alla presenza di un gran numero di resti ben conservati e all'avanzamento delle tecniche genetiche, il tilacino è una delle specie candidate per la clonazione. Non mancano inoltre in Australia o in Tasmania numerosi presunti avvistamenti della specie e gli scienziati continuano a cercarla, nella speranza che sia sopravvissuta in natura. I dati sulle dimensioni di questi animali sono piuttosto variabili, in virtù del fatto che la maggior parte degli esemplari conservati sono cuccioli e si dispone solo di animali impagliati, scheletri e fotografie in bianco e nero per estrapolare i dati.Si stima che un esemplare maturo misurasse circa 100–130 cm di lunghezza, cui vanno sommati 50–65 cm di coda: ne risulta che i tilacini di maggiori dimensioni fossero lunghi anche due metri. L'altezza alla spalla raggiungeva i 60 cm, mentre il peso si attestava attorno ai 20–30 kg.Il dimorfismo sessuale in questa specie era piuttosto evidente in quanto i maschi erano visibilmente più grossi e robusti rispetto alle femmine a parità d'età. Il tilacino era un superpredatore, esclusivamente carnivoro. Il suo stomaco poteva estendersi per permettere all'animale di mangiare grandi quantità di carne in una sola volta: questo era probabilmente il risultato di un adattamento ai periodi in cui il cibo era scarso o introvabile. Per lo stesso motivo, similmente al diavolo orsino, il tilacino utilizzava probabilmente la grossa coda come deposito di grasso durante i periodi di abbondanza di cibo. La speranza di vita di questi animali allo stato selvatico era di circa 5-7 anni, mentre in cattività difficilmente i tilacini superavano i nove anni d'età.

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