C’è
un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio.
Prendiamo una situazione delle più banali: un uomo cammina per la
strada. A un tratto cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge.
Allora, istintivamente, rallenta il passo. Chi invece vuole dimenticare
un evento penoso appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua
andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo
vicino a sé nel tempo.
Nella
matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due
equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale
all’intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente
proporzionale all’intensità dell’oblio.
Milan Kundera
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