martedì 4 ottobre 2022

Charlton Heston

 

(Evanston, 4 ottobre 1923Beverly Hills, 5 aprile 2008),
è stato un attore, regista e attivista statunitense, noto interprete di colossal d'argomento biblico-storico, premio Oscar al miglior attore nel 1960 per Ben-Hur, nonché attore simbolo di molti film della fantascienza impegnata a cavallo tra la fine degli anni '60 e i primi anni '70.
Nativo dell'Illinois, figlio di Lila Charlton e Russell Whitford Carter, operaio, aveva dieci anni quando i suoi genitori divorziarono. Andò a vivere con la madre che, poco tempo dopo, sposò Chester Heston. La nuova famiglia si spostò nell'agiata Wilmette, sobborgo a nord di Chicago. Heston (questo il suo nuovo cognome) frequentò la New Trier High School. Si iscrisse al corso di recitazione, ottenendo ottimi risultati che gli fruttarono una borsa di studio per la Northwestern University da parte del Winnetka Community Theatre, dove lavorava come attore. Mentre era ancora al liceo, recitò in un film amatoriale muto, adattamento del Peer Gynt. Nel 1944 lasciò il college e si arruolò nella United States Army Air Forces, dove rimase in servizio per due anni, presso le Isole Aleutine, in Alaska, con la Eleventh Air Force, ricoprendo il grado di sergente scelto. Nel 1944 sposò l'attrice Lydia Clarke  fino alla morte da cui ebbe due figli: Fraser, divenuto regista, e Holly. Dopo la seconda guerra mondiale i due vissero nel quartiere newyorkese di Hell's Kitchen, dove lavorarono come modelli. Nel 1948 gli fu offerto un ruolo secondario a Broadway, nel rifacimento di Antonio e Cleopatra di William Shakespeare, con protagonista Katharine Cornell. Per la sua interpretazione, Heston ricevette vari consensi. Ebbe successo anche in televisione, ricoprendo numerosi ruoli nella serie della CBS Studio One, uno dei più popolari sceneggiati dell'epoca.Dotato d'un fisico prestante (era alto 191 cm) a teatro interpretò molti ruoli, tra cui quello di protagonista nel Macbeth, Tommaso Moro in A Man for All Seasons e Marco Antonio sia in Giulio Cesare che in Antonio e Cleopatra. Il primo film da professionista di Heston fu La città nera (1950), che gli valse l'attenzione di pubblico e critica. Il salto di qualità arrivò con il ruolo del direttore di un circo in Il più grande spettacolo del mondo (1952). Divenne un'icona interpretando Mosè in I dieci comandamenti (1956), ruolo che il regista Cecil B. DeMille gli assegnò poiché riteneva che Heston incarnasse la statua di Mosè di Michelangelo. Nel 1958 figurò come protagonista nel capolavoro di Orson Welles L'infernale Quinlan, nel ruolo di un poliziotto messicano che cerca la verità in una serie di affari poco puliti. Pellicola celebrata in tutto il mondo, famosissima per il piano sequenza iniziale, è unanimemente considerato dai critici di tutto il mondo come uno dei film più belli della storia del cinema. Nella sua lunga carriera fu protagonista di numerose pellicole dal tema epico-storico, come Ben-Hur (che gli valse l'Oscar al miglior attore e per cui è maggiormente ricordato), El Cid (1961), 55 giorni a Pechino (1963), Il tormento e l'estasi (1965) e Khartoum (1966). Altri due filoni cinematografici che videro impegnato Heston furono la fantascienza e i film catastrofici, alcuni dei quali riscossero un grande successo di pubblico e divennero dei cult del genere. Alcuni titoli da ricordare: Il pianeta delle scimmie (1968), 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra (1971), 2022: i sopravvissuti (1973), Terremoto (1974) e Airport '75 (1974). Nel 1970 impersonò ancora una volta Marco Antonio, nella prima versione cinematografica in Technicolor di un'opera di Shakespeare, 23 pugnali per Cesare. L'anno successivo debuttò dietro la cinepresa, realizzando All'ombra delle piramidi (1971), un adattamento di Antonio e Cleopatra, che aveva già rappresentato in teatro nei primi anni di carriera: oltre a dirigere, interpretò per l'ennesima volta Marco Antonio. Avendo ricevuto severi giudizi dalla critica, il film non uscì nemmeno nei cinema e raramente è stato trasmesso in televisione; non esiste nemmeno una versione in DVD. Scarsi consensi ebbero anche gli altri due film in cui diresse se stesso, I predatori della vena d'oro (1982) e Un uomo per tutte le stagioni (1988), girato per il piccolo schermo. Già a partire da I tre moschettieri (1973), Heston cominciò a partecipare a numerosi film in ruoli secondari o con semplici cameo. Nonostante ciò, la sua grande popolarità non venne mai meno. Grazie alla sua voce, immediatamente riconoscibile, fu scelto come narratore in varie pellicole. Negli anni ottanta e novanta, insieme al figlio Fraser, produsse e partecipò a numerosi film per la televisione. Ottenne un grande successo di critica per la serie Charlton Heston presenta la Bibbia, trasmessa dalla tv via cavo A&E Network e riproposta con successo in DVD. Nel 2001 prese parte con un cameo al remake de Il pianeta delle scimmie di Tim Burton, interpretando il ruolo di un'anziana scimmia. Nello stesso anno apparve nel film The Order con Jean-Claude Van Damme. Nel 2002 prese parte al film-documentario Bowling a Columbine di Michael Moore, nel quale venne intervistato dal regista/autore nelle vesti di presidente della National Rifle Association of America sull'uso delle armi negli Stati Uniti. L'attore reagì interrompendo l'intervista e chiedendo al regista di allontanarsi da casa sua. Fu impegnato in politica dagli anni '50 alla metà degli anni '70 con orientamento molto progressista: note sono la sua partecipazione a molte battaglie per i diritti sociali e civili, dal sindacato per gli attori e le controfigure al sostegno di Martin Luther King passando per le forte contrarietà alla presenza americana nella guerra del Vietnam. Dall'inizio degli anni '80 invece dimostrò un crescente avvicinamento al conservatorismo, ricoprendo inoltre la carica di presidente della National Rifle Association dal 1998 al 2001 e venendo eletto nel consiglio di amministrazione della stessa dal 2001 al 2003, anno in cui il Presidente George W. Bush gli assegnò la Medaglia presidenziale della libertà. Charlton Heston morì all'età di 84 anni, nella sua casa di Beverly Hills, in California; nel 2002 egli stesso aveva reso noto di essere affetto dalla malattia di Alzheimer, che tuttavia gli aveva permesso di recitare ancora in un film, My Father (2003), nei panni del nazista Josef Mengele. Il suo corpo venne cremato e le ceneri sono conservate nel colombario della chiesa di San Matteo a Pacific Palisades, California. A Charlton Heston è dedicata una stella della Hollywood Walk of Fame sulla collina di Hollywood a Los Angeles, in California.

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