lunedì 15 giugno 2020

Hugo Pratt




Hugo Eugenio Pratt
(Rimini, 15 giugno 1927Losanna, 20 agosto 1995)
è stato un fumettista, scrittore, saggista e attore italiano.
Il suo Corto Maltese è uno dei più noti personaggi del fumetto italiano e internazionale. Lo stesso Pratt è annoverato fra i maggiori autori di fumetti mondiali di tutti i tempi.
Hugo, figlio di Rolando Pratt, un militare di carriera romagnolo di origini inglesi, morto nel 1942 in un campo di concentramento francese dopo essere stato preso prigioniero in Africa orientale, e di Evelina Genero, a sua volta figlia del poeta dialettale veneziano Eugenio Genero, che Pratt citerà in Corte Sconta detta Arcana. La sua vita si sviluppò soprattutto intorno alla città di Venezia, con cui ebbe un forte legame e ove sono ambientati due suoi fumetti (L'angelo della finestra d'oriente e Favola di Venezia. È proprio qui che fece il suo esordio nel 1943. In precedenza aveva soggiornato sei anni con la famiglia nell'Africa Orientale Italiana. Allo scoppio della seconda guerra mondiale la famiglia di Pratt si trovava nell'Africa Orientale Italiana, dove il padre era stato arruolato nella Polizia dell'Africa Italiana. Nel 1941 alla caduta dell'Africa Orientale Italiana la famiglia Pratt fu internata in un campo di concentramento a Dire Daua dove il padre morì nel 1942. Un anno dopo Pratt poté rientrare in Italia grazie all'intervento a favore dei prigionieri della Croce Rossa e a Città di Castello frequentò fino a settembre un collegio militare. Nel 1943, dopo l'armistizio di Cassibile aderì alla Repubblica Sociale Italiana e fu per breve tempo marò della Xª Flottiglia MAS militando nel Battaglione Lupo finché la nonna lo costrinse a ritornare a casa. Nell'autunno del 1944 rischiò invece di essere fucilato dalle SS, che temevano fosse una spia sudafricana. Nel 1945 raggiunse gli angloamericani e fu impiegato da questi come interprete per le armate Alleate. Nel 1945 a Venezia, incominciò a organizzare spettacoli per le truppe della coalizione vincitrice. La sua vocazione era però quella di raccontare storie simili a quelle con le quali era cresciuto: storie e romanzi e ancora i fumetti. Fondò allora la testata Albo Uragano, in collaborazione con Mario Faustinelli e Alberto Ongaro, che dal 1947 divenne Asso di Picche - Comics, dal nome del suo personaggio di punta, Asso di Picche, un eroe mascherato dall'aderente costume giallo. La rivista attirò numerosi giovani talenti, mentre il personaggio di Asso di Picche riscuoteva sempre maggior successo, soprattutto in Argentina. Pratt vi si trasferì su invito della Editorial Abril con altri amici del "Gruppo di Venezia", e risiedette nella città di Buenos Aires per tredici anni. Il suo tratto cominciò a fare proseliti, tanto che Pratt, prima con Alberto Breccia, quindi in Brasile, tenne dei corsi di disegno presso la Escuela Panamericana de Arte diretta da Enrique Lipszyc, alternando l'attività didattica con frequenti escursioni in Amazzonia, nel Mato Grosso e in altri luoghi esotici. In quello stesso periodo realizzò anche il suo primo fumetto completo, Anna nella giungla. Questa serie di quattro storie le cui atmosfere avrebbe riportato nelle due seguenti opere complete, Capitan Cormorant e Wheeling. Quest'ultima è un vero e proprio romanzo-fiume, che mescola con metodica precisione fatti storici e fantasia, pratica che Pratt avrebbe raffinato più avanti con Corto Maltese. Per alcuni anni ha insegnato disegno a Buenos Aires e recentemente sono stati pubblicati alcuni bozzetti di quell'attività. Tra il 1959 e il 1960 Pratt si trasferì a Londra dove disegnò una serie di brevi storie di guerra per Fleetway Publications, tentò la via degli Stati Uniti, per poi tornare in Sudamerica, da cui ritornò in Italia nel 1962. Qui incominciò a collaborare proficuamente con Il Corriere dei Piccoli per il quale, tra le altre cose, realizzò le riduzioni a fumetti di numerosi romanzi della letteratura per ragazzi, come L'isola del tesoro e Il ragazzo rapito di Robert Louis Stevenson, entrambe sceneggiate da Mino Milani, e diede vita, ancora assieme ad Alberto Ongaro, al suo secondo giustiziere mascherato, emulo e prosecutore dell'Asso di Picche, L'Ombra.  Era il 1967 il primo inedito a esordire fu proprio Una ballata del mare salato, la prima avventura di Corto Maltese, il più famoso e importante personaggio di Pratt. La narrazione, come la maggior parte delle avventure del suo personaggio, rimanda la memoria ai grandi romanzi d'avventura. Nel 1969 lavorò con Mino Milani, sempre per il Corriere dei Piccoli, all'adattamento dei romanzi Le tigri di Mompracem e La riconquista di Mompracem di Emilio Salgari, che non fu completato. Le due storie incomplete sono state ritrovate da Alfredo Castelli e pubblicate in volume nel 2009. Pratt ricordò poi di quegli anni che "bisognava rispolverare Marx ed Engels, autori che dovetti frequentare e che mi annoiarono immediatamente. Visitai anche Marcuse e qualche altro e ritornai ai classici dell'avventura. Venni subito accusato di infantilismo, di edonismo e di fascismo". In seguito Pratt fu licenziato poiché l'editore, politicamente vicino al Partito Comunista Francese, lo tacciava di libertarismo. Il "maestro di Malamocco" (come lo definì Oreste Del Buono) aveva però in mente un altro capitolo per la saga del marinaio con l'orecchino e che sarebbe stata la continuazione de La giovinezza, opera del 1981 nella quale si narrava una parte dell'adolescenza del protagonista. La casuale scoperta di un pugno di strisce, tredici in tutto, con dialoghi solo abbozzati, avvenuta nel settembre del 2005 da parte della figlia di Pratt rovistando dentro una rivista, ne è la prova. Attraverso le avventure del suo marinaio, Pratt si affermò come uno dei più importanti autori di fumetti al mondo. (Orgogliosa definizione data dallo stesso Pratt, che comunque preferiva farsi chiamare "fumettaro"). Oggi sono proprio queste storie che ci restano in eredità: il 20 agosto 1995, infatti, Hugo Pratt muore di cancro del colon-retto senza riuscire a vedere la sua creatura, Corto Maltese, finire protagonista in televisione di una serie animata. La sua tomba si trova alle porte del paese di Grandvaux, nel cantone di Vaud in Svizzera, dove viveva dal 1984 nella sua casa situata nei pressi del Lago Lemano.


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