domenica 14 giugno 2020

Dolores Palumbo


Cominciò la carriera artistica a soli sette anni.
La grande Tina Pica la considerò una sua figlia spirituale.
Figlia d'arte, nel 1930 entrò a far parte della compagnia del “Teatro Umoristico dei fratelli De Filippo “al Teatro Kursaal di Napoli, dove debuttò con una particina nell'atto unico di Mario Scarpetta La bella trovata. Successivamente, messasi in luce per la sua recitazione sbrigliata e vivace, venne scritturata come attrice comica da Nino Taranto che ne fece uno degli elementi più importanti della propria compagnia. Nel 1945 tornò con Eduardo De Filippo e fornì una superba interpretazione nella commedia Napoli milionaria. Due anni dopo partecipò ancora a riviste in compagnia di Nino Taranto e Wanda Osiris fino ai primi anni '50. Sempre in quel periodo fu interprete del Socrate immaginario nell'edizione di Anton Giulio Bragaglia, presentata al Teatro Floridiana di Napoli. Chiamata da Eduardo De Filippo, che la voleva in compagnia per sostituire l'uscita della sorella Titina, dal 1955 recitò in diversi lavori del grande attore napoletano, come Mia famiglia (scritta appositamente per lei dal grande Eduardo) e Bene mio e core mio. Il suo grande estro e la sua prorompente ironia esplosero anche nel cinema in numerosi film comici, fra i quali ricordiamo: Lo sciopero dei milioni (1947), Carosello napoletano (1953) , Miseria e nobiltà (1954), accanto al grande Totò, e Café Chantant (1954) , un film che raccoglie le migliori numeri della rivista italiana dell'epoca, dove la Palumbo insieme a Nino Taranto ripropose brani tratti da Scio Scio, esilarante rivista satirica di Nelli e Mangini.

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