lunedì 10 aprile 2023

Aldo Giuffré



(Napoli, 10 aprile 1924Roma, 26 giugno 2010)

è stato un attore, comico e doppiatore italiano,
noto al grande pubblico anche per il suo sodalizio artistico
con il fratello Carlo Giuffré.

Arrivò direttamente dal teatro, dove visse una lunga gavetta. Il debutto teatrale fu del 1942 con la compagnia di Eduardo De Filippo, che sarebbe rimasto per lui "il primo e l'unico maestro". All'inizio degli anni ottanta un'operazione alla gola lo privò della sua pastosa voce napoletana, ma non gli impedì di continuare nella recitazione. È stato sposato con l'attrice Liana Trouché morta in circostanze drammatiche in un incidente stradale. È morto all'età di 86 anni all'Ospedale San Filippo Neri di Roma la notte del 27 giugno 2010 in seguito a un'operazione di peritonite. Riposa al cimitero di Prima Porta. Entrò in radio non ancora ventenne, quando fu assunto presso la sede di Napoli come annunciatore. Passato alla RAI di Roma, dai microfoni di Via Asiago annunciò, il 25 aprile 1945, la fine della guerra. Tornato a Napoli, recitò dal 1946 al '50 nuovamente nella compagnia di Eduardo De Filippo, abbandonandola di tanto in tanto per interpretare, nonostante il suo passato artistico "dialettale", i grandi classici del palcoscenico come Čechov e Goldoni. Nella stagione teatrale 1972-73 coronò il sogno di recitare insieme al fratello Carlo (nella commedia Un coperto di più, con il quale formò poi una compagnia. L'approdo al cinema avvenne nel 1947, mentre ancora lavorava con Eduardo De Filippo. Esordì nel film drammatico Assunta Spina, dimostrando di essere in grado di cimentarsi anche con un genere così intenso. Al cinema lavorò come caratterista di lusso in altri vari film, fino ad arrivare a prendere parte alle commedie erotiche degli anni settanta. La sua ultima apparizione cinematografica fu in La repubblica di San Gennaro  (2003). Dal 1960 si dedicò soprattutto alla televisione: inaugurò nel 1961 le trasmissioni del secondo canale con La trincea e prese parte a numerose commedie. Partecipò anche ad originali e sceneggiati televisivi, tra cui La figlia del capitano (1965), Le avventure di Laura Storm. Nel 1973 condusse il varietà Senza rete.


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