mercoledì 5 aprile 2023

Elio Pecora

 



(Sant'Arsenio, 5 aprile 1936)
è un poeta, scrittore e saggista italiano.

È autore di poesie, romanzi, saggi critici, testi teatrali, prose e poesie per bambini. Ha curato antologie di poesia italiana e letture pubbliche di poesia. Ha collaborato a quotidiani, settimanali, riviste, programmi Rai. Dirige la rivista internazionale “Poeti e poesia”.
Il padre Arsenio era un ufficiale della Marina Militare Italiana, passato poi nella Marina Mercantile. Fra il 1938 e il 1939, ha vissuto in Grecia, nell'isola di Lero, dove il padre era stato destinato dal Ministero della Marina. Sempre seguendo il padre, fra il 1940 e il 1941 ha vissuto a La Spezia. Dall'estate del '41 all'estate del '44 ha vissuto con la madre e con il fratello Osvaldo, minore di tre anni, nel paese nativo. Nel '44, chiamato il padre a rappresentare la Marina Italiana presso il Comando Inglese, la famiglia si trasferisce a Napoli dove abiterà fino al 1966. Negli anni napoletani frequenta le scuole fino al liceo classico e alla facoltà di giurisprudenza. A Napoli compone le sue prime poesie, successivamente distrutte. Nel luglio 1966 lascia Napoli, raggiunge la Svizzera dove rimane per tutta l'estate a Losanna. Dall'ottobre di quello stesso anno va ad abitare a Roma dove passa per diversi impieghi e, per tutto il '67, lavora nella libreria Bocca di piazza di Spagna, libreria frequentata da scrittori, artisti, intellettuali. Nel gennaio del 1968 parte per la Germania, va ospite di un amico psicoanalista e scrittore a Tunzenberg, località sita nel comune di Mengkofen nel circondario di Dingolfing-Landau, quindi a Monaco. In Germania, durante sei mesi, lavora a quello che sarà il suo primo libro: La chiave di vetro. Nell'autunno del '68 torna a Roma, per qualche mese lavora nella galleria dello scultore Marotta, torna ogni pomeriggio come consulente nella libreria Bocca. Il suo primo libro circola dattiloscritto, partecipa al premio milanese “L'inedito” dove arriva finalista, viene pubblicato nell'autunno del 1970 dall'editore Cappelli: gli frutterà l'amicizia di Elsa Morante e l'attenzione di Pier Paolo Pasolini. Scrive schede di lettura per l'editore Bompiani, conosce Juan Rodolfo Wilcock e, nella casa a Velletri di quest'ultimo, è invitato da Giancarlo Scoditti a scrivere di libri sulla rivista MondOperaio. Seguiranno le sue collaborazioni settimanali a La Voce Repubblicana, che dureranno per oltre vent'anni, con una rubrica letteraria e, per tre anni, anche con una rubrica di cinema. Dagli anni settanta agli ultimi anni novanta collabora a quotidiani e settimanali fra i quali: La Voce Repubblicana, Tempo Illustrato, La Stampa –Tuttolibri, L'Espresso, La Repubblica-Mercurio, Reporter, Wimbledon, Il Mattino, e alle riviste Nuovi Argomenti, Ulisse, Tempo Presente. Nel 1974 muore il padre Arsenio. Alla madre, Elena D'Aromando, ha dedicato in vita un gruppo di poesie e in morte un poemetto apparso nel 2011 (Nel tempo della madre).A Roma, conosce e frequenta molte persone della letteratura e delle arti. Fra questi, oltre a Juan Rodolfo Wilcock, del quale nel 1969 è ospite per alcuni mesi nella campagna di Velletri, è legato da forti amicizie ad Alberto Moravia, Elsa Morante, Aldo Palazzeschi, Sandro Penna, Dario Bellezza, Amelia Rosselli, Elsa De Giorgi, Francesca Sanvitale, a musicisti fra cui Goffredo Petrassi Fabrizio De Rossi Re e Mauro Bortolotti, a pittori come Fabrizio Clerici, Carlo Cattaneo, Domenico Colantoni, a registi come Carlo Lizzani, a critici come Tullio Kezich, ad antropologi come Giancarlo Scoditti, Ida Magli, Luigi Lombardi Satriani. A molti di questi amici ha dedicato scritti critici e poesie (vedi Letteratura come immaginazione; Dediche e bagatelle; Figure in Poesie 1975-1995). A Roma, dalla fine degli anni settanta a metà degli anni novanta, cura letture pubbliche e incontri letterari in teatri, gallerie, librerie dove chiama poeti, scrittori, musicisti di diverse generazioni e notorietà. Collabora alla RAI (Dipartimento Scuola ed Educazione, Radio per gli Stranieri, Radio 2 e Radio 3), con un numero notevole di recensioni di volumi di prosa e di poesia; cura numerosi programmi fra i quali: Un libro, una regione; Il Sud nella letteratura italiana contemporanea; Le fiabe italiane nelle raccolte dell800; Scrittori dimenticati o trascurati del Novecento Italiano; I poeti e il sogno; I poeti e il mattino; Scienza e letteratura; Le città e la musica: e con Mia Tannenbaum La musica e la poesia in Italia dagli inizi al Novecento. Prima collaboratore, poi presidente dell'Unione Lettori Italiani, cura a Roma un numero fittissimo di presentazioni di libri e di autori negli Studi del Canova e nella Libreria Bibli. Dirige dal 2004 il quadrimestrale internazionale “Poeti e Poesia”, edizioni Pagine. La rivista è ordinata in sezioni: poeti italiani, poeti stranieri con testo a fronte, un poeta da rileggere, saggi e annotazioni, periscopio con recensioni scelte di Roberto Deidier. È nella giuria dei premi: Sandro Penna- Città della Pieve, Procida-Elsa Morante, Terni-Luciana Notari, Pescara- Nord-Sud, Goliarda Sapienza-Rebibbia.


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