sabato 15 aprile 2023

Il contadino soldato

Andate a gridare a un soldato
baciandolo: Tu sei un eroe!
Ei non conosce un’opera perfetta
che non sia ’l solco del bove.
Ei non conosce un valore
che non sia quello di vegliar la notte
presso un suo tino d’uva che borboglia.

Andate a gridare a un soldato:
Hai fatto il tuo dovere!
Non sa di meglio che stare a vedere
se i mignoli d’ulivo sono molti
e se c’è l’olio per tutte le sere.
La sua ragione d’essere soldato
non è nell’ambizione.
N’ha quanto basta a volere un covone
che salga fino a’ cieli.

La sua ragione è nel meraviglioso.
Tutte le donne godono il riposo
dell’uscio logorato.
Egli, in vece, sa mettersi in agguato,
sa far convito in un campo falciato
dove i nemici son come le messi.
I fanciulli sorridono sommessi
e si stringon per prendere coraggio.
E le donne ne sentono tremore
per quell’immenso cuore
che, di certo, è il più forte del villaggio.

Il soldato è soldato
perché treman le donne solamente,
perché i fanciuli vogliono esser grandi
e mangiano per crescere più in fretta,
per poter raccontare
d’aver veduto la Morte
e d’averla invitata a desinare
come se fosse una promessa sposa,
d’averle fatto la corte,
d’averne avuta una rosa
che fa il petto tremando sanguinare.

Corrado Alvaro

 

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