sabato 24 dicembre 2022

24 dicembre Santi Antenati di Gesù



In data 24 dicembre il Martirologio Romano riporta la “Commemorazione di tutti i santi antenati di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo, ovvero di quei padri che piacquero a Dio e che, trovati giusti, pur senza avere ricevuto le promesse, ma avendole soltanto guardate e salutate da lontano, morirono nella fede: da essi nacque secondo la carne il Cristo, che è al di sopra di tutto il creato, Dio benedetto nei secoli”.

Proprio sul far della sera del 24 dicembre, nella Messa Vespertina nella Vigilia del Natale del Signore, la liturgia ci propone l’incipit del Vangelo di Matteo, in cui sono elencati gli antenati di Gesù:

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
(Mt 1,1-17)

La liturgia, nei Vespri del 19 dicembre, ci propone quale antifona al Magnificat:

O Germoglio di Iesse,
che ti innalzi come segno per i popoli:
tacciono davanti a te i re della terra,
e le nazioni t'invocano:
vieni a liberarci, non tardare.

“Germoglio che spunta dal tronco di Iesse” (Is 11,1) o “radice di Iesse” (Is 11,10; Rm 15,12) sono alcuni fra i titoli che vengono attribuiti a Gesù Cristo, per indicare che Dio rimane fedele al suo popolo e mantiene la promessa fatta al re Davide (cfr. 1 Sam 16, 1-13).
Nell’arte cristiana l’albero genealogico del Messia viene rappresentato come un albero alle cui radici è posto appunto il patriarca Iesse, padre del Re Davide, sui rami sono posti i re ed i profeti, mentre sulla cima è posto il Cristo.


Autore:
Fabio Arduino

 

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